“Le scuole nella nostra provincia non si sono riaperte il 14 settembre non per la concomitanza con le elezioni amministrative, ma per mancanza di condizioni”. Lo afferma Luciano Isceri, Segretario Provinciale dello Snals-Confsal alla vigilia delle convocazioni per il conferimento delle supplenze annuali da domani 18 settembre e fino al 24 (almeno per la prima parte”: lo scrive Snals Confsal.
“L’impegno del Governo è stato tardivo e sotto molti aspetti insufficiente rispetto alle necessità di una situazione senza precedenti. “Soprattutto sul piano del personale i conti non tornano – afferma Isceri – l’organico aggiuntivo per l’emergenza Covid rappresenta un incremento dell’organico scolastico pari a circa il 10% e che certo non copre le necessità reali delle istituzioni scolastiche. Il problema principale delle scuole non è tanto il ritardo nell’arrivo dei banchi, ma le molte incertezze a breve e medio termine” continua.
“Non torna il conto neanche sulle immissioni in ruolo in ambito nazionale: sono solo 22.500 sui circa 85.000 posti autorizzati dal Mef rappresentano il 26,5%, che è una percentuale molto peggiore rispetto al precedente anno scolastico, quando, senza alcuna pandemia, le assunzioni rappresentarono una percentuale del 39,6% (21.236 assunzioni su un contingente di 53.627 posti). Si poteva fare di più – dice il sindacato – I problemi riguardano anche i DSGA e i DS per i quali abbondano le reggenze. “Sono state effettuate 1100 immissioni in ruolo di DSGA su 3378 (a Rieti 11 tra scuole dimensionate e sottodimensionate). Per il personale ATA si rilevano le solite carenze di personale che si sta cercando di attenuare con i posti “cosiddetti COVID). È chiaro che le scuole così non possono funzionare. Per noi questa è falsa partenza”.
“Da domani 18 settembre fino al 24 assisteremo al rito del conferimento degli incarichi annuali da parte dell’USP e siamo certi che, per avere tutto il personale al proprio posto, si dovrà attendere almeno la metà del mese di ottobre, senza contare poi il rischio revoche determinato dalla mole di errori nelle graduatorie – cosiddette GPS- che secondo il ministro avrebbero risolto il problema di un corretto avvio dell’anno scolastico – aggiunge il sindacato – l’enorme mole di lavoro, peraltro estremamente complesso, che gli uffici del MI a tutti i livelli sta affrontando è condizionato dalla pressante azione del Governo alla costante ricerca di un risultato politico che stenta ad arrivare con la conseguenza che sempre più spesso si eludono i tempi e le modalità per tutelare gli interessi del personale. Un esempio su tutti: le graduatorie dei supplenti (GPS) piene di errori del sistema informatico sono considerati atti definitivi e quindi impugnabili solo al TAR o al Capo dello Stato, organi giurisdizionali questi che certo non si distinguono per celerità. Eppure, la nostra disponibilità a collaborare con il ministero per la riapertura è fuori di ogni dubbio – prosegue il Segretario provinciale – C’è stato un lavoro sottile di disinformazione, per sostenere che il sindacato remasse contro il riavvio in presenza dell’anno scolastico. È una narrazione che va cambiata ed i fatti lo dimostreranno. Ribadiamo la richiesta al ministero di riattivare tavoli di confronto a tutti i livelli – nazionali, regionali e provinciali, poiché siamo disponibili a lavorare nel rispetto dei ruoli per ricostruire la scuola del domani – conclude Isceri. Anche la nostra discesa in campo il prossimo 26 settembre nella manifestazione a Roma di ‘Priorità alla scuola’, che vedrà la partecipazione di delegazioni di tutti i sindacati della scuola, rappresenta proprio la nostra vicinanza ai problemi dei docenti, delle famiglie e degli alunni, in particolare quelli con disabilità” conclude il Segretario Provinciale, Luciano Isceri.
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