Nel quartiere di Campoloniano, dopo lo stop dovuto alla pandemia, riprendono i lavori di costruzione della chiesa cristiana ortodossa romena: una chiesa in legno – come tradizione vuole – la cui prima “pietra” era stata posata a febbraio, quindi poco prima che la pandemia ne sconvolgesse i piani. Ora i lavori sono ripartiti e ne seguirà lo svolgimento un reatino, Antonio Pilati, che ha offerto gratuitamente la sua consulenza e professionalità. In gran parte volontaria sarà anche l’opera degli addetti, romeni, esperti nei campi dell’edilizia e dell’artigianato.
Da quanto si apprende – salvo ritardi – la prima chiesa tutta in legno nel reatino vedrà la luce il prossimo autunno e sarà dedicata a un santo romeno e a una santa reatina: San Giuseppe il Nuovo di Partos, vescovo di Timisoara, ma anche a Santa Barbara, da sempre venerata nella cristianità orientale.
La Chiesa ortodossa romena conta nel mondo più di 20 milioni di fedeli ed è seconda solo alla chiesa ortodossa russa.
Il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, ha commentato: “Siamo stati ben felici di ospitare questa struttura, infatti, in Consiglio Comunale, abbiamo dato parere favorevole alla realizzazione. Siamo del parere che ogni confessione meriti di essere assecondata, anche perché è giusto che chi vive la nostra realtà abbia anche la possibilità di esprimersi dal punto di vista religioso, proprio per questo stiamo tutti aspettando con ansia che venga ultimata”.
Il sindaco ha inoltre aggiunto che “I romeni di tutta la provincia faranno capo a questa Chiesa, che è la prima in tutto il territorio provinciale reatino. Un’idea, questa, che portavamo avanti dall’istituzione del cimitero multiconfessionale, proseguendo sulla linea di collaborazione e serenità”.
Foto: Grillotti ©