Dopo la notizia della morte di Don Lorenzo Chiarinelli, la città e il Reatino sono sono stretti attorno a un loreo simbolo religioso, culturale (leggi – camera ardente e funerali). Il primo a esprimere cordoglio è stato il vescovo Domenico Pompili, poi gli altri. Il vescovo emerito di Viterbo è venuto a mancare ieri sera attorno alle 22.20, dopo una breve malattia. La camera ardente sarà allestita oggi alle 16 presso la Cattedrale di Santa Maria in Rieti. Alle ore 21 il vescovo Domenico presiederà una veglia di preghiera. Le esequie saranno celebrate alle ore 11 di domani, 5 agosto, in piazza Cesare Battisti, nello spazio antistante la Cattedrale. Tutti i momenti liturgici saranno svolti assicurando le misure di sicurezza richieste dalla prevenzione del Covid-19. Al termine della cerimonia funebre la salma di mons Chiarinelli sarà trasferita a Viterbo per la sepoltura.
Fondazione Varrone: “Riorganizzare la memoria, valorizzare le radici francescane della valle reatina: così monsignor Lorenzo Chiarinelli il 17 gennaio scorso chiuse l’incontro della città con Franco Cardini sulla Rieti medievale, invitando tutti a lavorare di più e meglio per dare alla città un presente e un futuro all’altezza del suo luminoso passato. E’ così che la Fondazione Varrone ricorda oggi con sincera commozione la figura esemplare di monsignor Chiarinelli – don Lorenzo per tutti – attento ai grandi temi dello spirito e dell’etica come alla vita delle persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. “Bisogna riorganizzare la memoria. Quando una persona perde la memoria è una tragedia, ma può capitare ad una comunità ed è anche peggio – disse don Lorenzo al pubblico che affollava San Giorgio quella sera – La mia non è nostalgia, né desiderio di ritorno al passato. Di un albero si mangiano i frutti ma si coltivano le radici. Ed è questo che va fatto”. Di monsignor Chiarinelli la Fondazione Varrone custodisce nella biblioteca purtroppo ancora chiusa di Largo San Giorgio una parte del suo enorme patrimonio librario e sottolinea l’intensa e preziosa attività di educatore per generazioni di reatini. Lascia dietro di sé un’eredità spirituale e culturale ricchissima, che avrà bisogno di tempi lunghi e studi approfonditi perché non vada perduta ma che merita di essere messa a frutto per il bene della città”.
“Sacerdote giovane e colto, dal carattere gioviale ed amabile e dall’eloquio affascinante, è stato l’apprezzato Maestro di numerose generazioni di studenti reatini che vedevano in Lui non soltanto il rassicurante Uomo di Chiesa ma anche il pregevole interlocutore capace di misurarsi con i temi più vari e spinosi della contemporaneità. Nominato Vescovo, prima della Diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo, e poi di Viterbo, ha associato ad un’intensa attività pastorale l’esercizio costante del ruolo di conferenziere stimato e ricercato in ogni parte d’Italia. La fine dell’ultima missione Vescovile, per raggiunti limiti di età, lo ha visto, fino a tempi recentissimi, dedicarsi agli amati studi e alla trasmissione orale e scritta dalla sua vasta cultura. Rieti, che lo annovera tra i cittadini benemeriti, esprime vicinanza ai familiari e alla locale Chiesa che ha perduto uno dei suoi più longevi ed autorevoli rappresentanti” dice il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti.
“E’ tornato alla casa del padre Mons. Lorenzo Chiarinelli. Punto di riferimento della chiesa italiana e della comunità reatina. Difficile incontrare tanta saggezza e tanta lungimiranza come è accaduto a chi lo ha conosciuto. Maestro di molte generazioni, uomo sapiente e profondo. Di una mitezza sconvolgente. R.I.P” scrive il deputato Fabio Melilli.
“Roberto Lorenzetti, direttore dell’Archivio di Stato di Rieti e presidente dell’Associazione Storica della Sabina, esprime profondo cordoglio, a suo nome, del personale dell’Istituto e degli associati, per la scomparsa di mons. Lorenzo Chiarinelli, assiduo frequentatore delle iniziative dell’Archivio e membro dell’Associazione. Con lui – afferma Roberto Lorenzetti – se ne va una mente lucida del nostro territorio, capace di fornire, in ogni occasione, contributi profondi e puntuali”.
“La Cisl Roma Capitale e Rieti, nell’apprendere la notizia della dipartita di mons. Lorenzo Chiarinelli, esprime alla famiglia i sentimenti di profonda partecipazione, ricordando il luminoso ministero sacerdotale ed episcopale di un illustre figlio della terra reatina” scrive la Cisl Roma Capitale e Rieti – area Rieti con Paolo Bianchetti e Fabrizio Tomassoni.
“La scomparsa di monsignor Lorenzo Chiarinelli rappresenta una perdita incolmabile per Rieti e il territorio della sua provincia. Monsignor Chiarinelli prima ancora che un grande uomo di Chiesa è stato un punto di rifermento culturale, sempre attento a tutto ciò che accadeva non solo a Rieti, ma anche nei più piccoli borghi del territorio. Non posso dimenticare la sua vicinanza alle popolazioni di Amatrice a Accumoli in occasione del terremoto di quattro anni fa. Una vicinanza che mi ha dato modo di apprezzare da vicino la profonda umanità che caratterizzava monsignor Chiarinelli. Ai suoi familiari e alla Diocesi di Rieti va tutto il mio più profondo cordoglio”: lo dichiara Sergio Pirozzi, Presidente della XII Commissione Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione del Consiglio Regionale del Lazio.
Azione Cattolica: “L’Azione Cattolica reatina esprime il proprio cordoglio per il ritorno alla Casa del Padre di Mons. Lorenzo Chiarinell, vescovo emerito di Viterbo, e si unisce al Vescovo mons. Domenico Pompili e a tutta la Comunità Ecclesiale nella viva memoria dell’amato presule. Alla sua ultima assemblea diocesana, lo scorso marzo, l’associazione ebbe l’onore di ospitare mons. Chiarinelli, da sempre grande sostenitore della realtà laicale in cui aveva ricoperto in passato incarichi come Assistente centrale, prima in FUCI e poi nel MEIC”.”In quella occasione l’amato Vescovo, riferendosi allo slogan dell’assise, pronunciò in maniera un po’ sferzante le seguenti parole: “Eredi e custodi di che? Il mondo che abbiamo alle spalle è finito, è passato. Non possiamo fermarci a essere eredi e custodi, perché questa eredità e questa custodia non c’è più! Dobbiamo essere innovatori, creatori, guardare avanti!». Parole che, qualora ce ne fosse bisogno, confermano quanto dichiarato dal Vescovo Mons. Pompili: «Con il vescovo Lorenzo scompare un uomo perspicace, interprete raffinato della modernità e soprattutto un credente irriducibile».
“All’Azione Cattolica reatina piace dunque ricordare don Lorenzo in questa sua veste di sostenitore dell’innovazione e della creatività, che ben si coniuga con la storia e la missione dell’associazione, raccogliendo con rinnovato vigore le parole sopra citate nella promessa di un forte impegno per il bene di una comunità locale, civile ed ecclesiale, fortemente bisognosa di sprone e fiducia nel domani. Tutta l’AC diocesana si stringe intorno ai familiari di don Lorenzo e in condivisione con tutti i suoi figli spirituali si unisce alla preghiera corale della Chiesa locale nell’accompagnarlo alla vista del Padre”.
Comune di Cantalice: “Con grande dolore abbiamo appreso che Sua Eccellenza Mons. Lorenzo Chiarinelli è tornato alla casa del Padre. L’Amministrazione comunale si stringe al dolore della famiglia e della Diocesi tutta e ricorda con infinito affetto Sua Eccellenza che tanto si è speso per far conoscere la grandezza del nostro amato San Felice. Ci ha legato negli anni l’amore per questo grande Santo e Mons. Chiarinelli mai ha fatto mancare la sua disponibilità, la sua fraterna presenza e la sua cultura in tutte le occasioni che abbiamo avuto per onorare San Felice. Ci resta il grande rammarico di non aver potuto essere con lui, quest’anno, nel giorno delle celebrazioni per il Santo, ma siamo certi che il ricordo di Mons. Chiarinelli rimarrà indelebile nei cuori dei nostri concittadini”.
“”Rieti piange uno dei suoi cittadini più illustri e autorevoli. A nome personale e dell’intera assise cittadina esprimo vicinanza ai familiari e alla Chiesa di Rieti”: è quanto dichiara il Presidente del Consiglio comunale di Rieti, Giuliano Sanesi.
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