“Con soddisfazione l’Amministrazione è lieta di annunciare che il Comune di Rivodutri (unico nel territorio provinciale) è tra le Spighe Verdi 2020, riconoscimento attribuito a quei Comuni che scelgono modalità virtuose di gestione del territorio, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita delle comunità, da parte della FEE Italia (Foundation for Environmental Education) e Confagricoltura. Come previsto dall’iter, è stata presentata una auto-candidatura, che un Ente terzo ha poi valutato, con certificazione ISO 9001-2015, attraverso l’analisi di 67 indicatori (tra cui, ad esempio: innovazione in agricoltura, sviluppo sostenibile, uso del suolo, raccolta differenziata) suddivisi in 16 macro aree”: lo scrive il Comune di Rivodutri.
“L’Amministrazione ritiene che il programma Spighe Verdi sia una possibilità concreta di crescere e migliorarsi, per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, in termini di eccellenza per l’ambiente, l’agricoltura e quindi la qualità della vita, coinvolgendo e rendendo protagonista la comunità locale e la vocazione agricola del territorio. Abbiamo quindi appreso con gioia la notizia, che vede premiare l’attenzione che l’Amministrazione sta ponendo, come comune rurale, alla gestione del proprio territorio in chiave sostenibile. Condividendo gli ideali di Spighe Verdi, pensiamo che la fedeltà alla propria identità locale, alla propria ruralità, insieme alla capacità di innovarsi e guardare al futuro, rappresentino senza dubbio il punto di forza da cui partire per costruire un futuro migliore” concludono.
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Bene, se l’anno prossimo taglieranno i restanti tigli di piazza del Comune, dopo lo scempio dello scorso maggio, Rivodutri potrà essere dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità.