Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione da parte di una nostra lettrice: “Vorrei portare a conoscenza ciò che mi è accaduto in questi giorni, in modo tale da avvisare ignare famiglie che stanno attendendo il bonus famiglie numerose nel comune di Contigliano. Questo bonus, per chi non lo sapesse, è approvato dal comune di appartenenza e viene erogato da Inps che a sua volta divide il tutto in due mensilità (la prima a luglio e la seconda a gennaio dell’anno successivo). La mia domanda è stata protocollata a febbraio ma mai inviata all’Inps in questi cinque mesi”.
Per continuare: “Non so effettivamente se venga utilizzata per spolverare o per pulire i vetri dato che dopo numerose chiamate è ancora poggiata su di una scrivania. Ho ricevuto le risposte più disparate da chi rappresenta una istituzione ed elencherò’ quelle che mi sono rimaste impresse perché erano veramente tante: ‘Siamo stati in smart working causa Covid’; ‘L’addetto che se ne occupa è in malattia e poi va in pensione; le password le sa solo l’addetto’; ‘Chi sostituisce momentaneamente l’addetto è in ferie; le avrà mandate, non si può controllare'”.
Per concludere: “L’ultima che per me è stata una vera chicca è: ‘Signora chi se ne occupa sta sotto anestesia e mica la possiamo disturbare per chiedere della sua pratica’. Ecco queste sono le risposte che io non mi aspetterei neanche da quella della tintoria che si è persa il mio vestito (puro esempio eh) figuriamoci da chi lavora in un comune. Il succo della storia qual’e’? Ho perso la prima mensilità! Non so perché nessuno mandi ancora la mia domanda all’Inps e per tutti i residenti del comune che hanno fatto richiesta controllate perché sicuramente sta nascosta su qualche scrivania. Fortuna che nel 2020 le pratiche viaggiano con internet e non con il somaro”.
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