“La nostra Amministrazione è la prima, dopo tanti anni e tante gestioni che si sono susseguite, ad avere iniziato un percorso di adeguamento e messa a norma degli impianti sportivi cittadini. Al di là delle chiacchiere questo è un dato di fatto certo e riscontrabile da chiunque. Siamo orgogliosi e rivendichiamo fortemente il fatto di essere stati i primi a mettere mano ad una situazione che si trascinava da tanti anni. Grazie a importanti investimenti, è stata già ottenuta la piena agibilità dello Stadio Manlio Scopigno Centro d’Italia, del PalaCordoni e della piscina comunale di Via Theseider” ha detto il Consigliere delegato allo sport del Comune di Rieti, Roberto Donati.
Per continuare: “Inoltre, secondo la programmazione già impostata da tempo, a breve anche altre strutture otterranno le necessarie certificazioni per le agibilità. Appare quindi inaccettabile il tentativo di addossare al Sindaco Cicchetti e alla nostra Amministrazione colpe che certamente vanno ricercate altrove. Anzi, sarebbe il caso di ringraziare chi, finalmente, dopo anni di stallo sta risolvendo anche questo problema, come tanti altri che ci siamo trovati in eredità dal passato. Mi preme sottolineare, infine, che senza l’assunzione di responsabilità del primo cittadino in questi anni non sarebbe stato possibile praticare l’attività sportiva dilettantistica nella nostra Città, e spesso neanche quella professionistica. Uno scenario non degno di un Capoluogo di Provincia e della tradizione sportiva di Rieti”.
In conclusione: “Anziché fare polemiche e lanciare sterili atti d’accusa, sarebbe il caso di ringraziare il Sindaco e questa Amministrazione, da un lato per aver impedito che venisse paralizzata l’attività sportiva, che coinvolge migliaia di appassionati in Città, anche a livello giovanile, e dall’altro per aver finalmente avviato un percorso di adeguamento delle strutture dopo anni di immobilismo. E c’è un dato che non deve sfuggire ad alcuno: per applicare in maniera pedante leggi sempre più restrittive e sempre meno finanziate dallo Stato basterebbe nominare un commissario governativo o un notaio. Se, invece, si spendono circa 200.000€ della collettività per celebrare le elezioni comunali è giusto pretendere da un Sindaco eletto la capacità di assumere responsabilità rilevanti: un compito da cui tanti rifuggono. E’ quel che sta accadendo a Rieti”.
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