“Fummo tra i primi, quasi due anni fa, a segnalare la presenza di organizzazioni criminali d’importazione nigeriana in territorio reatino, oggi il tempo sembra aver dato ragione alle nostre preoccupazioni”. Apre così la sua nota Azione Studentesca Rieti, facendo riferimento all’ultimo rapporto DIA (Direzione Investigativa Antimafia), che ha definito la nostra provincia “un laboratorio criminale in cui operano cellule mafiose di matrice nigeriana, impegnate soprattutto nello spaccio di varie tipologie di stupefacenti (perlopiù eroina e cocaina)” dice AS.
“Dopo la chiusura per spaccio di tre attività commerciali gestite da nigeriani e l’arresto, nel mese di febbraio, di numerosi spacciatori della medesima nazionalità durante la famosa operazione Angelo Nero, l’ultimo rapporto DIA conferma il fatto che, a Rieti, il problema della mafia nigeriana sia tutt’altro che risolto” continua il movimento.
“Mentre qualcuno pensa che i problemi della città siano la movida o far chiudere qualche palazzetto sportivo, emergono dati preoccupanti sulle attività criminali di alcuni gruppi mafiosi nigeriani. Invitiamo dunque il prefetto Reggiani e il questore Di Lorenzo a moltiplicare le iniziative per porre fine a questo fenomeno che rischia di compromettere la tranquillità che ha sempre caratterizzato questo territorio” conclude Pietro Scasciafratte, responsabile provinciale di Azione Studentesca.
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