Giovedì 16 luglio si è concluso il processo per l’incendio avvenuto alle pendici di Poggio Mirteto l’8 agosto 2017 e che ha coinvolto, distruggendola, almeno un’abitazione del paese. Il processo è durato 2 anni e l’impuntato, Edoardo Pariboni, all’epoca un giovane volontario di una locale associazione di Protezione Civile, è stato riconosciuto totalmente estraneo ai fatti contestatigli ed assolto ex art. 530 cpp 1 comma “non aver commesso il fatto”.
Nel corso de dibattito è emersa l’infondatezza delle ipotesi accusatorie e l’insussistenza degli elementi indiziari posti a fondamento dell’azione penale e che avevano portato nel 2018 all’arresto dell’allora indagato e, addirittura, all’applicazione di misure cautelari nei suoi confronti. “Rimane il rammarico, da un lato, per danni cagionati ed il dolore inferto ad un ragazzo di 20 anni esposto, all’epoca, al pubblico ludibrio ed indicato, senza ragione, quale colpevole di un grave reato e di cui, sicuramente troppo tardi, si è dimostrata la totale estraneità ai fatti nonché, dall’altro, per la posizione della costituita parte civile la quale, all’esito del processo, non ha visto individuato il responsabile dei danni arrecatigli” fa sapere il legale Francesco Inches.
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