“Ieri mattina abbiamo provveduto a depositare nelle mani di un notaio i nominativi che voci insistenti provenienti dal territorio cittadino e provinciale ci indicano come prossimi probabili assunti dalla Società Acqua Pubblica Sabina, per ricoprire il ruolo di Addetto all’Area di Progettazione e Ingegneria e di Addetto Operazioni alla Clientela, i cui termini sono scaduti lo scorso 26 giugno”: lo scrivono Andrea Sebastiani, Roberto Casanica, Giosuè Calabrese.
“I profili banditi da Aps contengono entrambi il requisito di preferenzialità, individuato ‘nell’aver prestato lavorativa presso la stessa Aps, anche in forza di contratti di lavoro flessibile’ evidentemente favorendo coloro che hanno avuto il privilegio, a dispetto dei tanti disoccupati, di mettere piede all’interno degli uffici della Società attraverso tirocini formativi ovvero in forza di chiamata diretta da agenzie di somministrazione. Se i nomi depositati dovessero corrispondere a quelli segnalati dai sottoscritti, ci troveremo davvero di fronte ad una fatto gravissimo che dimostrerebbe concretamente le tante anomalie segnalate ai vertici di Aps, anche durante l’audizione del Presidente Turina in commissione bilancio, sulla gestione e selezione del personale. Siamo certi che una società interamente pubblica, per di più sottoposta al controllo analogo, debba tassativamente applicare le norme previste dal D.Lgs. 175/2016 (meglio conosciuto come Testo Unico sulle Società Partecipate) così come anche ribadito da recenti sentenze della Corte di Cassazione. In materia di gestione del personale il T.U., all’articolo 19, stabilisce che all’interno delle c.d. società in house, i rapporti di lavoro siano disciplinati dalle medesime disposizioni che si applicano al settore privato, mentre al reclutamento debbano applicarsi i principi previsti per l’accesso alle pubbliche amministrazioni. In sostanza, riteniamo che il concorso pubblico sia il solo mezzo cui si deve affidare Aps per reclutare personale dipendente. Sia a tempo determinato che indeterminato. Agli stessi principi di pubblicità e trasparenza deve inoltre ispirarsi la società quando decida di affidare consulenze ed incarichi professionali esterni. Anche su questo fronte siamo da tempo impegnati ad esaminare attentamente modalità e procedure operative” concludono i consiglieri.
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