(di Matteo Dionisi) Il Rieti di Riccardo Curci si prepara a cambiare pelle, o almeno queste sono le speranze in casa amarantoceleste. Le trattative per vendere il club sono giunte ad un bivio e questa può essere davvero la settimane chiave per mettere tutto nero su bianco. E mentre l’avvocato Antonio Schilirò spera che questa operazione si sblocchi in 48 ore, Tito Capriccioli ha dato la sua risposta definitiva al Rieti: sostanzialmente è stato un no secco, come anticipato. E se con l’imprenditore amatriciano pare essere tutto saltato, avanza la trattativa con la cordata romana (leggi), che nella giornata di venerdì ha avuto un incontro fondamentale con il patron reatino a Roma per impostare una bozza di accordo.
LE ULTIME – Venerdì durante il summit, la cordata romana – che a quanto apprende RietiLife capo ha un imprenditore che già è stato nel mondo del calcio – ha illustrato a Curci e Schilirò il progetto per rilanciare il Rieti. Le parti si sono date appuntamento proprio per questa settimana, per provare a chiudere e trovare l’accordo finale. Schilirò era atteso questa mattina in città per avere l’ultimo confronto con Capriccioli, cosa che non è avvenuta visto che il presidente dell’Amatrice è rimasto sui suoi passi: a quelle condizioni (ovvero con i debiti che ha il Rieti), difficilmente l’operazione poteva andare in porto. Ecco perché – una volta appresa la notizia – il legale di patron Curci ha accelerato i contatti con la cordata romana.
In serata dovrebbe essere pronto il contratto preliminare per la cessione del Rieti: prevede, al momento della firma, un versato importante nelle casse amarantocelesti (circa 300mila euro). Nel progetto sono incluse anche le strutture, più o meno quello che aveva in mente anche l’ex amministratore Carmine Del Regno, che si è defilato nelle scorse settimane. Ovvero quello di mettere a disposizione del club una vera e proprio struttura per gli allenamenti e i ritiri della squadra. Circola ottimismo in queste ore e già nella giornata di domani potrebbero esserci risvolti decisivi sul fronte della firma. Ottimismo sì, ma sempre con un pizzico di dubbi visto come sono andate le ultime cessioni del Rieti: l’offerta è importante e allettante, ma passare dalle parole ai fatti è tutta un’altra cosa.
PIANO B – C’è però anche un piano B. Nel caso in cui anche questa trattativa non dovesse andare in porto – dopo quella con Del Regno e Capriccioli – Antonio Schilirò e Riccardo Curci hanno pensato all’ultima opzione da mettere in atto. Il numero uno del Rieti si impegnerebbe a pagare gli ultimi stipendi a quei giocatori che non hanno usufruito della cassa integrazione; ritirerebbe la sua fidejussione (circa 15/20 giorni tecnici per averla a disposizione, ma a ottobre quando la “sbloccherà” la Lega Pro), con la quale pagherebbe una parte dei debiti ed infine consegnerebbe le chiavi della sua società al sindaco. Questo è l’ultimo piano che verrebbe messo in atto, nel caso in cui con la cordata romana dovesse saltare tutto in queste 48 ore: uno scenario che metterebbe davvero fine al Football Club Rieti, il quale ripartirebbe dai campionati regionali.
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