“Nonostante il Coronavirus, anche quest’anno abbiamo deciso di affermare e rivendicare diritti e tutele con una manifestazione pacifica, colorata e nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie. – continua Controvento – ci è sembrato doveroso dare inizio al flashmob ricordando la storia del primo Pride, che affonda le radici nel lontano 28 Giugno 1969, nel Bar di Stonewall In, night club e locale gay, teatro della ribellione al grido di ‘Gay Power’ contro i continui soprusi e arresti per ‘indecenza’ da parte delle forze dell’ordine. ‘Indecenti’ ci hanno chiamato nei mesi scorsi anche il sindaco Cicchetti e alcuni membri della sua giunta, ai quali abbiamo voluto rispondere con un caloroso invito a raggiungerci in piazza, convinti che la storia sia dalla nostra parte e che l’oscurantismo non possa in alcun modo arginare l’onda inarrestabile dei diritti” dice Controvento.
“Infine, ci siamo soffermati sull’importanza della nuova proposta di legge contro l’omo-transfobia, sottolineando quanto sia necessario tutelare ogni tipo di minoranza. A conferma di ciò i partecipanti hanno letto pubblicamente le storie di violenza e discriminazione legate al mondo LGBTQ+, testimonianza di quanta strada ancora ci sia da percorrere. Rieti è viva e lotta per i diritti di tutti, sperando di poterci stringere con ancora più calore (e colore) al Pride del prossimo anno!” concludono.