Si è tenuta oggi presso la sala “Silone” del Consiglio Regionale d’Abruzzo a L’Aquila, una importante conferenza stampa mirata a rilanciare il completamento del progetto di ammodernamento della SS 260 “Picente” ( l’asse di collegamento tra L’Aquila e Amatrice). Al termine dell’incontro è stata firmata una lettera indirizzata al Presidente della Regione Abruzzo, On.le Marco Marsilio, al Presidente della Regione Lazio, On.le Nicola Zingaretti, e al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti On.le Paola De Micheli.
È un tema ricorrente nella storia recente del Comune di Amatrice, che ha inizio nel 1998, durante il primo mandato di Antonio Fontanella, con la firma di un protocollo di intesa con l’allora Sindaco del capoluogo abruzzese Antonio Carmine Centi e con un coordinamento dei Comuni sul tracciato. Tale protocollo, se dal versante Abruzzese ha visto l’ammodernamento di una buona parte della Statale (purtroppo non ancora tutta), nel territorio Laziale non ha ancora sortito i frutti sperati. Alla Conferenza hanno preso parte il Consigliere Regionale Pierpaolo Pietrucci, il Sindaco di Amatrice Antonio Fontanella, il Sindaco di Cagnano Amiterno Iside di Martino ed il Consigliere Comunale di Amatrice Piergiuseppe Monteforte.
La “Picente”, come ben sottolineato dai partecipanti, riveste un ruolo di primaria importanza non solo per Amatrice, L’Aquila e i Comuni sul percorso, ma è un’opera che, una volta completata rappresenterebbe un’opportunità importante per tutto il centro Italia. L’infrastruttura sarebbe, infatti, l’unica alternativa appenninica nella direttiva Nord/Sud ai tradizionali assi litoranei.
Sviluppata nella sua massima espressione, potrebbe in futuro essere un valido collegamento che partendo da Sulmona arriva fino a Perugia e Arezzo, consentendo grazie all’intersezione con la Salaria anche un accesso veloce ai due mari. “Le Aree Montane disagiate come la nostra sono salve, a mio avviso, se connesse in rete in modo da mantenere una serie di servizi fondamentali raggiungibili celermente. Per il futuro è impossibile anche solo pensare che ogni Comune possa mantenere tutti i servizi essenziali e, quindi, diventa fondamentale avere accesso a questi con una mobilità agevole e con una tempistica di percorrenza ridotta. Sarà così possibile creare un progetto di comprensorio dove ogni Comune potrà rinunciare a qualche servizio, ad esempio scolastico o sanitario, perché disponibile in uno dei Comuni limitrofi e velocemente raggiungibile. Dovremo creare quindi una sorta di effetto città dove le famiglie possano trovare tutti quei servizi che altrimenti vanno a cercare nei grandi centri” ha dichiarato Fontanella.
“Purtroppo abbiamo anche sperimentato come quest’area, a grande criticità sismica, abbia bisogno di una strada che permetta di collegare in emergenza in tempi brevi il territorio – continua il Sindaco – ad Amatrice lo abbiamo vissuto concretamente dopo il sisma del 2016 quando, l’accesso alla città, era complicato a causa di alcuni collegamenti viari compromessi. Il Comune di Amatrice ha, inoltre, sviluppato un’ipotesi di percorso nuova, differente dal tracciato proposto nel 1998 e che, rispetto a questo, pur semplificato (il nuovo tracciato infatti non prevede gallerie) permette un significativo risparmio sia in termini di tempi di percorrenza che di costi di realizzazione.
Entrando nello specifico il nuovo percorso tagliando da Collemagrone, attraversando una serie di piccole valli si ricollegherebbe al tracciato attuale poco prima del bivio per “Cornelle” evitando tutto il tratto, molto tortuoso, che da Amatrice sale fino a Configno per poi scendere sotto bivio, appunto, di “Cornelle”. Realizzando un percorso di circa 4 km se ne taglierebbero 13-14 avendo un vantaggio di percorrenza di circa 10 km. Questa soluzione, inoltre, non influirebbe in alcun modo durante i lavori con l’attuale viabilità.
“Se mai si inizia, mai si arriva.” ha dichiarato il consigliere Pietrucci “Oggi però noi è un passo fondamentale: «abbiamo rimesso la chiesa al centro del Villaggio». È un passo importantissimo quello che facciamo: mi riempie d’orgoglio la presenza del Sindaco di Amatrice perché, per noi dell’Alto Aterno, Amatrice era il centro di riferimento. I terremoti hanno legato ancora di più la Comunità Aquilana e quella di Amatrice. Abbiamo le stesse esigenze e viviamo le stesse problematiche, per questo porteremo avanti questa battaglia vita natural durante. Sono convinto che con questi amministratori e con questa determinazione riusciremo a dare una prospettiva di vita alle nostre famiglie rimettendo il nostro territorio al centro dell’Appennino”.
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