(di Matteo Dionisi) “Da parte mia le trattative sono arenate, almeno a queste condizioni”. Per il Rieti calcio piove sul bagnato in questi due giorni, che hanno avuto risvolti fondamentali per la vendita del club di Riccardo Curci (nella foto al centro). Ieri vi abbiamo raccontato di come Carmine Del Regno avesse rinunciato alla società (leggi), ed oggi è il turno di Tito Capriccioli (nella foto a sinistra), presidente dell’Amatrice. Le parole – “Da parte mia le trattativiesono arenate, almeno a queste condizioni” – sono proprio le sue e sembrano mettere fine ad ogni possibilità di riuscita dell’operazione. Forse.
AMATRICE-AVELLINO – Capriccioli dal primo approccio con Antonio Schilirò (legale del Rieti) e Riccardo Curci, aveva messo le cose in chiaro e una volta visionato le carte del club amarantoceleste ha fatto recapitare una prima offerta. Sostanzialmente consisteva di ripianare una parte del debito – l’intera somma si aggirerebbe intorno al milione di euro -ma l’offerta non è stata ritenuta adeguata dalla parte del venditore (Curci). Il numero uno dell’Amatrice aveva già pensato al futuro del Rieti: con un progetto importante. Un progetto che prevedeva la ripartenza in D con un’identità chiara, un campionato importante, ma non solo: Capriccioli nella sua idea di come rifondare e ripartire aveva inglobato anche il settore giovanile. La “cantera” avrebbe giocato al Tilesi e lo stesso campo sarebbe stato usato anche come ritiro estivo per la prima squadra.
C’è però un filo diretto che collega Amatrice con Avellino ultimamente. Nei giorni scorsi l’imprenditore amatriciano è stato avvicinato da Filippo Polcino (nella foto a destra), manager dell’Avellino calcio. Dalle informazioni raccolte, sembra che per oggi sia previsto proprio un summit tra i due: sul tavolo la vera possibilità di rilanciare un’offerta per il Rieti e cercare una collaborazione per la prossima stagione, anche se non filtra molto ottimismo. È chiaro che non si può dare nulla per scontato e mettere out Capriccioli dalla lista dei possibili nuovi proprietari del club amarantoceleste.
Il tempo però stringe e per avere una programmazione importante e ben definita, forse si doveva partire già da diverse settimane. Il Rieti in questo momento ha solo bisogno di chiarezza e di un progetto a lungo termine: le lancette scorrono e si avvicina anche la data del 20 luglio, quando scatterà il timer per l’iscrizione in D.
RICORSO – Lo scorso 19 giugno il Consiglio di Garanzia del Coni ha bocciato il ricorso del Rieti per essere ammesso nei playout, spedendolo ufficialmente in D. E in mezzo al marasma sulla trattativa per la vendita, il legale del club amarantoceleste, Antonio Schilirò, sta lavorando per presentare un altro ricorso, questa volta direttamente al Tar, che dirà l’ultima parola sulla stagione. E proprio secondo Schilirò “Questa società ha buone possibilità di essere ripescata in C”. Staremo a vedere.
Foto: RietiLife – RietiLife – IlCiriaco ©