(r.l.) Difficile immaginare un’ultima domenica di giugno a Rieti senza Processione dei Ceri. Ma tant’è. Oggi, 28 giugno, niente infiorate, niente cioccolata e biscotti, niente donne vestite di nero e portatori. Niente colpi oscuri, benedizione dei fratelli di Sant’Antonio, niente cera per strada e fuochi d’artificio. Il coronavirus ci ha ridotto così, ha tolto alla sua città un riferimento. Almeno per quest’anno. Riferimento che tornerà con tutta la sua forza, ma che per quest’anno si è dovuto arrendere alla sobrietà e alle norme anti-covid.
Sarebbe stato già un sant’Antonio particolare in questo anno, anche se non ci fosse stata la pandemia. Già perché a San Francesco ci sono i lavori e tutto si sarebbe spostato a Sant’Agostino. Ma la novità ha viaggiato sul binario della pandemia e il Santo si è immerso, con la città, in un altro stravolgimento.
Rieti e Sant’Antonio si danno appuntamento al prossimo anno. Stasera, intanto, la messa alle 18.30 col vescovo. QUI IL PROGRAMMA Su RietiLife le celebrazioni chiave del Giugno Antoniano (leggi).
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