“Al di là del merito della vicenda giudiziaria che ha colpito il primo cittadino, fermi nel silenzioso rispetto del corso della Giustizia, non possiamo non stigmatizzare le sgangherate affermazioni di Cicchetti in relazione alla suesposta vicenda”: lo scrivono Pd, Psi, Possibile, M5S e Rieti Città Futura.
“I cittadini di lungo corso hanno conosciuto nel tempo un variopinto Cicchetti. Il primo Cicchetti in versione giustizialista il quale, dai banchi dell’opposizione comunale, come Rautiano del MSI, inneggiava il dott. Di Pietro, da lui definito a suo tempo ‘uomo solo al comando’, quale valorosa diga alle degenerazioni della politica. Un secondo Cicchetti in versione garantista il quale, attraverso il sodalizio con Fini, è approdato nelle fila Berlusconiane, alla corte di quel Leader oggetto di monumentali indagini giudiziarie, scaturite dall’onda lunga dell’azione del fu amato Di Pietro. Oggi siamo giunti al Cicchetti eversivo, che si compiace di essere indagato, contro una Magistratura a sua detta delegittimata. Al di là di opportunistiche contorsioni politiche, al solo fine di raggiungere il potere, ciò che va chiarito, perlomeno, è il seguente assunto: per governare una comunità il prerequisito resta l’equilibrio. Sarebbe poi questa la Città della Cultura quando si è riusciti a far chiudere il Teatro che certamente non riaprirà a breve?” conclude l’opposizione.
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