Rieti calcio, riecco le settimane decisive per il futuro: vendita della società e programmare per ripartire | IL PUNTO

(di Matteo Dionisi) La sentenza della retrocessione d’ufficio in Serie D per il Rieti calcio, sarà per molto tempo dura da digerire. Per il management è arrivato il tempo di mettersi a lavoro – anche se alle porte c’è una trattativa per la cessione della società – per gettare le fondamenta sul futuro e programmare con largo anticipo la prossima stagione, può solo che portare benefici. Prima però di fare uno scaletta su come costruire il nuovo Rieti, c’è da mettere nero su bianco il passaggio di quote da Riccardo Curci al possibile nuovo proprietario: da Carmine Del Regno – è previsto un summit nei prossimi giorni -, fino a tutti gli altri che nei giorni passati hanno fatto squillare il telefono di Antonio Schilirò, legale del patron amarantoceleste.

IL FUTURO – Ma con quali garanzie il Rieti può ripartire dalla D? Ad oggi sono poche, soprattutto a livello numerico di rosa. Tra 20 giorni precisi (30 giugno), molti giocatori che fanno parte della rosa attuale, faranno i bagagli per tornare nelle rispettive società di appartenenza, visto i molti prestiti fatti durante le sessioni di mercato.

Pochi, soltanto 6 sono di proprietà del Rieti: il primo sulla lista è Andrea Zanchi, esterno difensivo che dal 30 giugno si libererà del suo contratto (103mila euro lordi annui) e le strade tra lui e il club amarantoceleste si separeranno. Stesso discorso può valere per Alessandro Marchi, il centrocampista guerriero che guadagna 52mila euro lordi l’anno e molto difficilmente scenderà di categoria, nonostante abbia ancora un altro anno con il Rieti: su di lui c’è forte l’interesse del Fermo. Chi allora ad oggi può rimanere? C’è un piccolo zoccolo duro che può gettare le fondamenta per una possibile nuovo gruppo che si andrà a creare. Sono: Aquilanti (40mila lordi l’anno), Tirelli (30mila lordi l’anno), Tiraferri (23mila l’anno lordi) e Granata (15/20mila l’anno lordi. Anche se per il giovane difensore (Granata), scuola Salernitana, si può aprire la strada della cessione o prestito.

Passando quindi ad una serie minore, il monte ingaggi per questi tesserati sarebbe completamento diverso, portando nelle casse del Rieti un risparmio intorno ai 268mila euro. Ad oggi certe cifre sarebbero impensabili in un campionato dilettantistico.

GUIDA TECNICA – L’altro nodo da sciogliere è quello legato alla figura dell’allenatore. Bruno Caneo sarà ancora legato al Rieti fino alla fine di questo mese, poi anche lui da luglio può firmare o parlare con chi vuole. Sul tecnico ex Genova, già qualcosa si sta muovendo: durante il lockdown, ma anche nelle scorse settimane Caneo ha avuto più di qualche contatto. Cavese, ma anche l’eterna rivale degli amarantocelesti, la Viterbese ha chiesto informazioni e per ultimo il Bitonto, squadra neo promossa in C. Dunque per la dirigenza del Rieti saranno mesi all’insegna del lavoro: ma i tempi stringono e c’è già chi sta programmando per ripartire e vuole proprio pescare in casa amarantoceleste.

Foto: RietiLife ©

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