“Chiarimenti sui buoni pasto in ritardo da ormai un anno. Ricognizione completa sui livelli aziendali, soprattutto per i lavoratori che guidano i mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti. Adeguamento delle varie tipologie di contratti attualmente in essere a un’unica forma. Difficoltà per i lavoratori di accedere alla cessione del quinto dello stipendio”. Sono tante le criticità che la Uil Trasporti di Rieti e della Sabina Romana sta segnalando da tempo alla ditta Avr Group e al Comune di Fara in Sabina. Criticità che adesso sono sfociate nella richiesta formale di incontro indirizzata al Sindaco Davide Basilicata.
“Non c’è soltanto la vicenda degli stipendi arretrati, che adesso sembra risolta soltanto perché il Prefetto di Rieti su nostra richiesta ha costretto l’azienda che svolge i servizi ambientali a Fara in Sabina come in altri Comuni limitrofi a cambiare rotta evitando di accumulare ritardi intollerabili – dice Pierluigi Giacomelli, della Uil Trasporti Rieti e Sabina Romana – A turbare il lavoro quotidiano degli uomini che prestano servizio nel cantiere di Fara ci sono tanti aspetti che vorremmo affrontare con il sindaco Basilicata, perché il Comune è responsabile dell’operato di Avr”.
“Al Sindaco – conclude Giacomelli – vogliamo chiedere se intende intervenire affinché ai lavoratori vengano assegnati i buoni pasto già maturati ma mai percepiti ormai da quasi un anno. Al primo cittadino di Fara in Sabina vorremmo poi domandare se è a conoscenza dell’esistenza di più forme contrattuali e che queste andrebbero allineate per evitare discriminazioni tra i lavoratori. Sempre col Sindaco, forse ancora sotto choc per i noti fatti interni alla sua maggioranza, vorremmo parlare e trovare una soluzione relativa all’adeguamento dei livelli tra i lavoratori del cantiere. Stiamo parlando di temi che devono essere affrontati immediatamente perché per troppo tempo il Comune ha voltato lo sguardo altrove. Continuare a temporeggiare non ponendo rimedio una volta per tutte alle criticità che abbiamo evidenziato, significherebbe avallare l’operato di una ditta che non perde occasione per creare difficoltà ai propri dipendenti e che continua a calpestare le corrette relazioni sindacali. E’ arrivato quindi il momento di mostrare coraggio e caparbietà. La soluzione c’è, serve soltanto più coraggio da parte dell’amministrazione. Basterebbe infatti rescindere il contratto con l’azienda romana e predisporne un altro con un’altra che assicuri la continuità lavorativa all’attuale personale di Avr, e che poi sappia rispettare i propri dipendenti, perché il lavoro è un diritto, non un favore”.
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