L’Alcli non si è mai potuta fermare nemmeno durante il lockdown perché la malattia oncologica non consente nessuna pausa e i malati oncologici hanno avuto bisogno di una maggiore e diversa assistenza oltre che di un concreto supporto burocratico, materiale e logistico.
“In questo periodo l’Ospedale di Rieti svolge l’impegnativo ruolo di gestione dell’emergenza sanitaria e noi che viviamo la nostra attività di volontariato all’interno del nosocomio, non potevamo non metterci a disposizione per contribuire alla tutela della salute dei nostri cittadini. Spesso ci siamo trovati come associazione ad andare oltre al nostro ambito oncologico, perché abbiamo cercato di porci, nel limite delle nostre possibilità, al servizio del territorio. Lo abbiamo fatto con il sisma 2016 e lo stiamo facendo adesso con questa difficile pandemia, in accordo con l’Asl di Rieti in base alle esigenze riscontrate” ha dichiarato la President dell’ALCLI, Santina Proietti.
Il Consiglio direttivo infatti ha deliberato l’acquisto di dispositivi di sicurezza, presidi chirurgici e reagenti chimici per i tamponi per un importo complessivo di 55 mila euro. Tutto il materiale è stato donato all’Asl di Rieti.
“Per il rispetto profondo verso coloro che ci sostengono sempre con le loro donazioni, abbiamo agito anche in questo caso con la massima trasparenza, comunicando a tutti questa iniziativa di sostegno all’emergenza covid, le modalità e le risorse economiche impiegate. Vogliamo ringraziare ancora una volta tutti coloro che devolvono contributi a favore dell’associazione, perché solo grazie alla loro generosità possiamo essere utili ai malati e al territorio”.
Foto: RietiLife ©