“All’inizio di marzo erano in programma le partenze di circa 10 cani del canile sanitario, tra cuccioli e adulti, diretti a famiglie residenti nel centro Italia. Noi volontari come sempre ci districavamo tra lavoro, famiglia, sgambatura dei cani del canile, foto e post su Facebook e contatti costanti con la Asl veterinaria nella persona del Dott. Orlandi. Poi siamo stati come catapultati in una dimensione parallela. Eravamo tutti fermi dal lavoro, molte volontarie per motivi comprensibili non erano in grado di venire in canile ma con la consapevolezza che sin dal primo decreto era nostro diritto e dovere continuare ad accudire i cani” ha detto il canile adozioni del cuore di Rieti.
Per continuare: “E così abbiamo fatto: chiusura al pubblico ma pagina Facebook costantemente aggiornata, abbiamo pubblicato post sui cani da più tempo in canile, abbiamo curato l’area sgambatura, accolto i cani entrati in emergenza (feriti e cagnoline che hanno partorito in strada), risposto alle tante chiamate arrivate per le adozioni, abbiamo dato conforto alle famiglie che aspettavano i loro amati 4 zampe e soprattutto, con il coordinamento della Asl, abbiamo aiutato chi, bloccato in casa perché positivo al Covid 19, non aveva possibilità di portare i propri cani fuori per bisogni e passeggiate. Nella settimana appena terminata e con la riapertura di confini e la partenza delle staffette, ben 20 cani (cuccioli compresi) hanno lasciato il canile sanitario raggiungendo quelle famiglie che oltre ad aver dato una vita degna al cane, lo hanno anche tolto dalla lista delle presenze in canile gravando un po meno sulle tasche di tutti noi”.
Per concludere: “Il Dottor Orlandi seppur costretto a ridurre le attività ambulatoriali , è sempre stato al proprio posto e di supporto in canile, forte del fatto di avere alle proprie spalle un gruppo di volontari presenti e motivati e soprattutto un’Azienda sanitaria che ha mostrato interesse e sensibilità per gli animali domestici e da compagnia. La sinergia e la voglia di crescere ci sono, i progetti tanti e le idee ancora di più. Abbiamo solo bisogno che questa città compia quel passo in avanti e costruisca un canile rifugio degno di ogni provincia che voglia essere citata anche per la cura ed il benessere che sa offrire agli animali presenti sul proprio territorio”.
Foto: RietiLife ©