(da comunicato della Polizia) Gli Agenti della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Rieti hanno denunciato in stato di libertà il giovane reatino I.A., di anni 24, poiché resosi responsabile dell’inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione per le persone risultate positive al virus COVID-19, reato previsto dall’art. 4 del D.L. 19/2020.
Nella serata di sabato 16 maggio 2020, infatti, una pattuglia della Squadra Volante, impegnata nei servizi di controllo straordinario del territorio ad alto impatto, predisposti dal Questore di Rieti, Maria Luisa Di Lorenzo, in tutta la provincia, per il contenimento della diffusione del contagio da coronavirus, ha notato, in una centralissima piazza del capoluogo reatino, quattro giovani che si trovavano assieme, in violazione delle misure anti COVID-19 emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Durante il controllo, finalizzato sia a reprimere eventuali forme di assembramento, sia a verificare eventuali provvedimenti sanitari emessi dalla locale A.S.L., uno dei giovani, identificato per I.A., di anni 24, è risultato essere destinatario di un provvedimento di isolamento domiciliare in quanto risultato positivo al COVID-19.
Gli Agenti della Squadra Volante, attuate immediatamente tutte le precauzioni del caso, anche nei confronti dei suoi compagni di “uscita”, hanno immediatamente invitato il giovane a far rientro presso il proprio domicilio, nel suo stato di isolamento, al fine di evitare che potesse contagiare altre persone presenti in città.
L’incosciente ragazzo è stato, però, anche denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovrà rispondere della “inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione per le persone risultate positivo al virus COVID-19” rischiando, in caso di condanna, la pena dell’arresto da 3 a 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5000 Euro e, nel caso più grave, qualora venisse configurato dall’Autorità Giudiziaria il reato di epidemia (art. 438 del C.P.), così come indicato nell’art. 452 del Codice Penale, addirittura, la pena della reclusione da uno a 10 anni o, in caso di morte del contagiato, la pena della reclusione da 3 a 15 anni.
Gli altri tre giovani, invece, nella speranza che non siano stati contagiati, oltre a subire la sanzione amministrativa di 400 Euro prevista per le violazioni alle misure antiCOVID-19, verranno sottoposti da parte della Azienda Sanitaria Locale di Rieti, ad un isolamento domiciliare necessario per prevenire l’eventuale diffusione del contagio.
Durante l’emergenza epidemiologica, sia la Questura di Rieti che le altre Forze di Polizia hanno messo in campo tutte le risorse disponibili nel controllo del territorio finalizzato a verificare il rispetto delle misure governative anti-COVID-19 e tali servizi proseguiranno incessantemente, al fine di garantire la sicurezza e la salute pubblica, anche durante la fase 2, cui si è dato avvio nella giornata odierna con la riapertura di molte attività produttive ed economiche del territorio provinciale.
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