La città si è svegliata così, con dei pannelli giganti installati nella notte sotto le mura. È la campagna #DajeRieti, voluta dalla Fondazione Varrone per promuovere la ripartenza delle attività del territorio. Rappresentate diverse realtà in grandi pannelli, che catturano l’attenzione in viale Morroni e Canali. Dal barbiere all’industria, dall’associazione alla pizzeria: un modo per spingere alla ripresa (e a consumare il made in Rieti) nel giorno in cui il Governo sblocca gli spostamenti e fa riaprire le attività dopo il buio periodo del lockdown per il coronavirus. L’istallazione è stata curata dall’azienda Imput di Rieti. Le foto, volute da Fondazione Varrone che ha selezionato le attività-simbolo, sono state realizzate da un’altra attività tutta reatina, quella dei fotografi Emiliano Grillotti e Gianluca Vannicelli. In giornata una presentazione simbolica.
IL COMUNICATO DELLA FONDAZIONE
#Daje Rieti, si riparte
Rieti torna al lavoro e ad una graduale ripresa della vita sociale salutata dal sorriso di 21 tra imprenditori, commercianti, artigiani, operatori sociali e artisti che hanno prestato il loro volto alla campagna fotografica #DajeRieti. Da stamattina, lungo le mura medievali da Porta d’Arce a Porta Cintia, si snoda una inedita installazione urbana pensata dalla Fondazione Varrone per ridare energia alla città in un momento carico di incognite e di preoccupazione. Se i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari – e con loro forze dell’ordine, volontariato, insegnanti e i lavoratori che hanno mandato avanti il Paese nelle settimane più buie – sono stati gli “eroi” nell’emergenza sanitaria, imprenditori, commercianti, artigiani, operatori sociali, turistici e culturali che da oggi rialzano la saracinesca saranno gli eroi nella nuova, difficile fase che si apre. Non potendo riunire le foto nel chiuso di una sala si è scelto di sistemarle nel tratto più spettacolare delle mura cittadine. Si potrà seguire il percorso in auto o sulle due ruote o gustarne più a fondo i particolari camminando lungo viale Morroni e viale Canali, nel rispetto delle regole e senza creare assembramenti. Le foto – in bianco e nero di grande impatto – sono di Emiliano Grillotti e Gianluca Vannicelli, la grafica e l’installazione – realizzata a tempo di record – è di Andrea De Sanctis. Tra i 21 testimonial che generosamente hanno accettato di “metterci la faccia” ci sono anche un ristoratore di Amatrice e un imprenditore di Cittareale, per non dimenticare l’altra grande sfida che attende il territorio, quella della ricostruzione post-terremoto. “Questa mostra vuole essere un omaggio al mondo del lavoro, della cultura, del terzo settore e una spinta alla ripresa della città, in uno dei momenti più difficili della sua storia – dice il presidente della Fondazione Antonio D’Onofrio – Sappiamo che non basta una foto a far quadrare i conti di un’impresa. Ma una foto può aiutare a riconoscersi tutti parte di una stessa comunità. Il messaggio è: insieme, tutti insieme, ricominciamo”.
“Ecco il nostro buon augurio per una ripresa che speriamo sia sempre più forte. Un grazie tutt’altro che formale a Emiliano Grillotti per le belle foto e a Andrea De Stantis per l’allestimento notturno. La Fondazione Varrone aggiunge questo gesto simbolico a quanto sta facendo per combattere il Coronavirus. #Daje Rieti#” ha scritto su Facebook il vicepresidente della Fondazione Varrone, Roberto Lorenzetti.
Foto: RietiLife ©
Grazie per il bel gesto….sicuro che sarà l’inizio di una ripresa per tutti..