“La lodevole iniziativa di riconoscere un bonus al personale dell’Asl Rieti impegnato nella difficile battaglia contro il coronavirus purtroppo a causa di una scelta di metodo sbagliata si è trasformata in una operazione discriminante”: lo scrive Claudio Mari, della Fials Confsal.
“La direzione della Asl, durante la riunione della delegazione trattante del 21 aprile scorso ha infatti ritenuto opportuno e sufficiente soltanto comunicare alle organizzazioni sindacali, senza coinvolgerle, come del resto invece la prevede la normativa contrattuale, le scelte per la ripartizione delle somme stanziate grazie all’accordo regionale. In questo modo sono rimaste escluse professionalità e categorie che in queste settimane con grande spirito di sacrificio e spesso ben al di là dei loro obblighi hanno dato il loro contributo nell’affrontare emergenza. (Per tutte, a titolo di esempio, le infermiere del Servizio Igiene Pubblica che operano con i medici nell’esecuzione dei tamponi rinofaringei). Per questo riteniamo necessario che l’azienda ritiri immediatamente quella proposta e di concerto con i rappresentanti dei lavoratori ridetermini gli ambii e i dipendenti che realmente debbano beneficiare del riconoscimento economico in modo da ridefinire una ripartizione più equa e coerente” conclude Claudio Mari, della Fials Confsal.
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