“Oltre 451mila euro. A tanto ammonta la cifra, tra fondi regionali e nazionali, per i buoni spesa in città, la misura introdotta dal governo per fronteggiare le difficoltà create dalla pandemia da nuovo coronavirus, che ha imposto lo stop lavorativo a tante famiglie, incluse quelle che hanno trovato fino a poco tempo fa sostentamento con il lavoro ultraprecario. Una cifra considerevole che al momento – stando a quanto emerso nella recente riunione in Comune – si è tradotta in circa 1100 domande, la metà delle quali divenute card e quindi a disposizione dei nuclei familiari più disagiati”. Lo fa sapere la Uil di Rieti e della Sabina Romana.
“Siamo ancora a metà strada – dice Alberto Paolucci, Segretario della Uil di Rieti e della Sabina Romana – Siamo in un punto in cui ciascuno di noi può legittimamente decidere se vedere il bicchiere mezzo pieno oppure mezzo vuoto. Ognuno di noi, infatti, può decidere se essere soddisfatto perché gli aiuti distribuiti alle persone più bisognose sono circa la metà, oppure sollecitare chi ha in mano le sorti amministrative della città a spingere sull’acceleratore perché c’è ancora un’altra fetta della popolazione che non beneficia di un provvedimento emanato da quasi un mese”.
“Per noi della Uil il bicchiere è mezzo vuoto – continua Paolucci -. Non a caso alla riunione di ieri abbiamo sollecitato gli amministratori locali a fare in fretta, a portare a termine tutte le verifiche del caso affinché i buoni spesa raggiungano gli uomini e le donne che ne hanno bisogno. Siamo in un periodo di emergenza. E nell’emergenza anche gli sforzi devono essere tali”.
“Uscendo dai confini del Comune di Rieti – conclude Paolucci – tra i paesi e i borghi che hanno ottenuto più fondi per i buoni spesa spiccano i numeri di Cittaducale con quasi 70mila euro, di Contigliano con 43mila euro e Leonessa con 25mila euro. Cifre che indicano le difficoltà di tanti uomini e donne della nostra provincia, difficoltà esplose in modo esponenziale in questi mesi di emergenza sanitaria”.
Foto: RietiLife ©