“Sembrerebbe che la Consigliera Regionale Silvia Blasi, del M5S, abbia presentato un’interrogazione a risposta scritta al Presidente Regionale e all’Assessore ai lavori pubblici per chiedere chiarimenti sul progetto Terminillo Stazione Montana (TSM2). Con il dovuto rispetto faccio presente che il TSM2 non è un Ecosistema, ma ormai, è l’ultima chance che hanno questi territori dovuta alla crisi economica che negli ultimi anni stanno attraversando”: lo scrive il consigliere provinciale, Maurizio Ramacogi.
“È giusto anche, per completezza d’informazione, conoscere un po’ di storia della nostra Montagna. Dalla fine degli anni 60 ad oggi sono stati ipotizzati e presentati molteplici progetti di sviluppo inerenti all’ampliamento del bacino sciistico del comprensorio del Terminillo sia da Enti pubblici che da Privati. Ahimè tutti i progetti e gli sforzi economici finirono in un nulla di fatto…. Motivo? Sempre la stessa risposta… ‘non approvato per un eccessivo impatto ambientale’. Finalmente nel 2008 la Regione Lazio, avendo riscontrato la necessità di rilanciare il Turismo in quel sito, deliberò un finanziamento di 20 milioni di Euro per fare in modo che si incentivassero ristrutturazioni ed ampliamenti del bacino sciistico. I Comuni interessati al finanziamento sono i facenti parte del comprensorio Terminillese e cioè Rieti, Micigliano, Leonessa, Cantalice, Cittareale e i 20 milioni di euro verranno ripartiti in proporzione alla quantità di impianti da istallare sul loro territorio. L’Ente coordinatore e proponente del progetto è la Provincia di Rieti” dice Ramacogi.
“Dopo molti anni di lavoro svolto, in tali occasioni anche sotto le indicazioni fornite dei tecnici della Regione Lazio, nel 2015 c’è la presentazione del Progetto TSM. Per chi non ha vissuto quel momento non può immaginare l’entusiasmo di tutti gli operatori del Territorio e soprattutto la volontà di investimenti anche da parte di persone al di fuori della Provincia Reatina. Ma ahimè anche quella volta, in fase di approvazione, il TSM non ebbe l’importante pronuncia della commissione V.I.A. per l’approvazione definitiva. A quel punto dopo un lento declino dell’economia circolare e sospinti da un territorio ormai agonizzante abbiamo ritrovato quella voglia di rimetterci in gioco e di ripresentare per l’ennesima volta il TSM. Dopo un lavoro di equipe la Provincia di Rieti, Ente coordinatore, insieme ai comuni e i tecnici, ha rimodulato il Progetto in riduzione al vecchio e tenendo conto delle prescrizioni impartite dalla Regione Lazio dalla D.G.R. n. 162 del 11.04.2017. Cosa importantissima da tener conto è il risultato della valutazione d’incidenza ‘bassa e medio-bassa’. Inutile non far presente i tragici eventi che nel 2016 colpirono la nostra Provincia ma vorrei chiarire una cosa importante sottolineando il fatto che il TSM2 è un progetto di interesse pubblico, in un programma di interventi e stanziamenti, con lo scopo di attivare quel volano economico-lavorativo, su un territorio, come già detto in crisi, ma con grandi potenzialità e voglia di rilancio. Tutto questo lo posso asserire in quanto, a differenza di altri, vivo la quotidianità del posto e in talune occasioni anche le sofferenze che ormai sono più delle soddisfazioni. Sperando che dopo la chiusura totale e obbligatoria dovuta al Covid 19 non ci sia una morte di una comunità che non merita di certo questo” conclude Ramacogi.
Foto: RietiLife ©