“Il TSM2 non è un progetto di sviluppo, è un progetto sbagliato. Per lo sviluppo del Terminillo si può fare molto di meglio. Le reazioni scomposte a seguito della interrogazione al Presidente del Consiglio Regionale della Consigliera Blasi confermano una linea di comportamento purtroppo consolidata dei soggetti che sostengono acriticamente il progetto TSM2. Un comportamento che privilegia la retorica rispetto alla capacità di entrare nel merito delle questioni, che paventa barricate al posto di un sereno confronto, che si vuole evitare sul piano tecnico, in merito ad una opportunità che sin dalle sue prime battute – dieci anni fa – è stata piegata a logiche ed interessi fuori dal tempo” WWF Lazio, FederTrek – Escursionismo Ambiente, European Consumers, Italia Nostra – Sabina e Reatino, Mountain Wilderness Lazio, Salviamo il Paesaggio – Rieti e Provincia, Postribù, Inachis sez. Gabriele Casciani Rieti, Altura Lazio, Salviamo l’Orso.
“L’interrogazione al Presidente del Consiglio Regionale riprende puntualmente le osservazioni che numerose associazioni reatine, regionali e nazionali hanno presentato ad un progetto già bocciato due volte e che si avvia ad una terza bocciatura in quanto sbagliato e non perché vittima di un fantomatico cartello contrario allo sviluppo. Nelle osservazioni alla procedura di VIA del TSM2 prodotte dalle associazioni e consegnate alla Regione Lazio nel febbraio 2020 sono contenuti richiami al rispetto delle leggi e della pianificazione paesaggistica e territoriale, sono motivate valutazioni sulle carenze progettuali degli interventi che si intenderebbe realizzare e si evidenzia la inattendibilità delle previsioni di sostenibilità economica del TSM, in assenza delle quali è del tutto improprio connotarlo come un progetto di sviluppo” continuano le associazioni.
Per concludere: “A questi rilevi tecnici, al di fuori di ciò che può essere considerato ‘opinione’, occorrerebbe invece rispondere nel merito, ricercando percorsi più concreti e promettenti; le associazioni ribadiscono in tal senso la necessità di una visione diversa del futuro del Terminillo, nella consapevolezza di poter contribuire positivamente con una ricchezza di idee e proposte cui finora non è stata accordata alcuna attenzione”.
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