“Mentre l’Azienda Sanitaria Locale lavora senza sosta per gestire al meglio la più grave pandemia degli ultimi cento anni, da alcune settimane rileviamo, sulla stampa, polemiche strumentali, false e diffamatorie contro la Direzione e gli operatori sanitari. L’emergenza che stiamo vivendo, ci costringe, quotidianamente, ad assumere decisioni repentine, rimodulando spesso strategie e obiettivi da perseguire. Un lavoro svolto, sempre, con coscienza e senso di responsabilità nei confronti dei pazienti, dei nostri operatori sanitari in prima linea e di tutti i cittadini, uomini e donne, alle prese con i giorni più bui della loro vita”: lo scrive la Asl di Rieti.
Per continuare: “In tale situazione abbiamo deciso, prima Asl del Lazio, a prenderci cura di circa 200 persone fragili e vulnerabili, ospiti in strutture residenziali private, che in meno di una settimana abbiamo trasformato in strutture socio sanitarie, con il trasferimento in loco di strumentazioni, tecnologie e personale sanitario. Abbiamo attivato una rete di interlocuzione proficua e costante con tutte le Amministrazioni della provincia di Rieti, per meglio gestire e contenere l’epidemia sul territorio e grazie alla disponibilità di medici, psicologi, assistenti sociali e infermieri, abbiamo avviato decine di progetti e servizi di Teleassistenza per lenire le conseguenze dell’emergenza e le inevitabili restrizioni adottate su alcune linee di attività specialistiche e diagnostiche. Grazie al sostegno incondizionato dell’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio, abbiamo dotato il nostro ospedale provinciale di un reparto di Terapia Intensiva con 11 posti letto e di un reparto COVID con 35 posti letto”.
“Attraverso un desk installato all’ingresso dell’ospedale, forniamo ogni giorno, a circa 600 dipendenti e a tutti i cittadini in ingresso, i dispositivi individuali necessari per tutelarsi e tutelare gli altri. Ad oggi, abbiamo eseguito il 64% dei tamponi al personale sanitario più esposto, con la percentuale più bassa del Lazio di positivi (1,2%). Abbiamo compartimentalizzato l’ospedale, attivando percorsi e garantendo quotidianamente i servizi essenziali in tutti gli ambiti e le Aree sanitarie del territorio, a cominciare dai servizi ai pazienti in difficoltà” ha ribadito la Asl.
Per concludere: “Con uno sforzo senza precedenti, dall’inizio dell’epidemia, il Servizio di igiene e sanità pubblica aziendale, effettua accurate indagini epidemiologiche su tutto il territorio provinciale e, laddove necessario, i test per individuare nuovi positivi al COVID 19, monitora giornalmente una media di 300 persone in sorveglianza domiciliare, mentre grazie agli operatori dell’Unità valutativa e di controllo, sabato scorso abbiamo verificato 70 Case di riposo e entro questa settimana completeremo il quadro, con ulteriori controlli sulle restanti 7 strutture. Oggi il nostro obiettivo è governare l’emergenza e garantire il miglior livello di assistenza sanitaria possibile, ma verrà il tempo dell’attribuzione delle responsabilità e chi oggi, anacronisticamente, alimenta polemiche, farebbe bene a soppesare parole ed accuse, perché saranno oggetto di approfondimento nelle Sedi opportune. I cittadini hanno bisogno di cure e attenzione e chiedono autorevolezza e serenità, l’Azienda sostegno e partecipazione: divisioni interne e operazioni di discredito per meri interessi personali e particolari, invettive e polemiche non interessano a nessuno. Se è proprio difficile rimanere in silenzio, almeno si cerchi di evitare strumentali e inutili menzogne”.
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