Contigliano, venerdì Santo 1944. In questa data il parroco Don Uberto Ubertini non potè svolgere la Via Crucis a causa della catastrofica presenza della guerra. 1956, processione annullata come effetto della temperatura 6° sotto lo zero. Dal 1967 non si è svolta per 10 volte, con una media di 2 volte ogni decennio, a causa di eventi metereologici avversi.
Tutto questo ad indicare come i Contiglianesi non si tirino indietro tanto facilmente. Tradizioni come queste sono così presenti all’interno del paese, che solo una causa grave come le precedenti possa far si che non venga eseguita un’usanza storica come questa. Grave come quella di quest’anno, ovvero la presenza del nuovo coronavirus, divenuto una minaccia e un pericolo a livello mondiale. Tanto che, anche un paese tranquillo come quello di Contigliano, a seguito dei numerosi contagi, è stato dichiarato zona rossa.
A causa del rispetto dei recenti provvedimenti e del buon senso dei cittadini, è scontato sottolineare che questo 10 aprile non si assisterà alla splendida via crucis che solitamente si tiene per le vie principali del paese fino alla storica chiesa di San Michele Arcangelo, nella parte alta di Contigliano. A sopperire al grande vuoto lasciato, si schiera l’iniziativa del Centro Giovani di Contigliano, assieme al comitato del venerdì Santo. Dunque, durante la sera di venerdì 10 aprile alle ore 20:30, si terrà una diretta sul gruppo Facebook “Quelli del venerdì Santo”, mandando in onda la processione del 2010.
Foto: CGC ©