“Premetto che umanamente apprezzo molto le iniziative dei piccoli banchi all’aperto ma non mi sembrano in sintonia né con le esigenze preventive dettate dal momento particolare, né con le raccomandazioni volte a limitare contatti interpersonali (anche toccando prodotti alimentari senza guanti etc…), né con raccomandazioni di ordine igienico sanitario, né con esigenze connesse alla migliore conservazione dei prodotti”, lo scrive l’assessore ai Servizi Sociali Giovanna Palomba, intervenendo sui numerosi banchetti “Chi può metta, chi non può prenda”, istituti anche in alcune zone della città.
“Mi è capitato di vedere banchetti con olio, latte e conserva di pomodoro lasciati per ore ed esposti, incustoditi, anche sotto il sole… Il cibo, quindi, viene esposto in modo tale da poter essere toccato da chiunque e destinato anche al rischio eventuale di alterazioni di qualunque genere. Ricordo, sommessamente ma fermamente, che sia attraverso il canale istituzionale (rete solidale in corso e attiva) o, comunque, attraverso altre forme di sostegno alla fragilità alimentare presenti nel territorio, potrebbe essere raggiunto il medesimo fine con garanzie migliori sia in termini di sicurezza, prevenzione e destinazione del prodotto. Nessuno fraintenda, è solo un invito a riflettere e ad essere più che cauti. Più efficaci nell’aiuto” conclude Palomba.
Foto: RietiLife ©