“Nella Regione Lazio sono 254 i progetti che abbiamo fino a oggi finanziato per permettere alle scuole e ai dipendenti pubblici e privati di continuare l’attività da remoto. Lo abbiamo fatto grazie a tre diversi avvisi dedicati a tre diverse macrocategorie di utenti: “Scuola virtuale” per gli studenti degli istituti primari e secondari di primo e secondo grado sia statali che paritari, “Piani aziendali di smart working” per i lavoratori di imprese private e “Smart working per i piccoli comuni” per i dipendenti delle amministrazioni comunali con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti” ha detto Claudio Di Berardino assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.
Per continuare: “Questi tre avvisi cubano complessivamente un impegno economico di 6,7 milioni di euro. In questo momento legato all’emergenza sanitaria e alle indispensabili restrizioni sulla mobilità delle persone, aiutiamo così gli studenti e il mondo del lavoro a proseguire le varie attività e a non rimane indietro. Con l’avviso “Classe virtuale” aiutiamo gli istituti scolastici a attivare progetti formativi didattici multimediali, arricchendo l’offerta nazionale prevista dal ministero dell’Istruzione. L’integrazione regionale risponde a specifiche esigenze, studiate in modo particolare per contrastare l’abbandono scolastico, per gli studenti con disabilità o con problemi di dislessia o di discalculia. Sono già 114 le scuole finanziate e oltre 270.000 euro i contributi ammessi“.
“Per i dipendenti dei piccoli comuni del Lazio abbiamo promosso un bando da 2 milioni di euro che permette finanziamenti fino a 7.500 euro per l’acquisto di servizi di supporto organizzativo e formativo a distanza finalizzato all’ottimizzazione delle prestazioni dei dipendenti, per la valorizzazione dei risultati, il monitoraggio delle attività lavorative o lo sviluppo di competenze informatiche. Sono 70, ad oggi, i piccoli comuni che hanno inoltrato la richiesta di contributo e 500.000 euro il finanziamento che verrà loro erogato. Abbiamo inoltre previsto contributi per l’attivazione dello smart working per le imprese della regione, comprese le partite Iva e le microimprese, alle quali concediamo contributi da 2.000 a 22.500 euro per ogni progetto presentato” ha ribadito Di Berardino.
Per concludere: “I progetti ammessi possono riguardare servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working e l’acquisto di strumenti tecnologici per l’attuazione del piano di lavoro a distanza. Relativamente a questo bando, che abbiamo promosso anche con l’assessorato allo Sviluppo economico, abbiamo riconosciuto contributi a 70 piani aziendali di smart working, impegnando già circa 400 mila euro”.
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