“L’annuncio di sabato 28 marzo del Premier Conte, questa volta con una conferenza stampa e non con un annuncio via facebook, insieme al Ministro Gualtieri e al presidente dell’Anci, De caro, ha allarmato ed offeso i sindaci, da lui stesso definiti le sentinelle del paese”. Il coordinatore provinciale della Lega della provincia di Rieti, Paolo Mattei, commenta così le misure economiche messe in campo dal Governo nella battaglia al coronavirus.
“L’obiettivo è quello di illudere le persone per bene – prosegue la nota – che, malgrado tutto, credono e si sacrificano per questo paese. L’annuncio di Conte mortifica proprio i sindaci, infatti si tratta di annuncio che riguarda risorse proprie dei comuni, già patrimonio dei rispettivi bilanci e normalmente già all’interno dell’attività di programma amministrativo degli enti locali”.
E ancora: “L’annuncio in effetti vale 400.000 milioni di euro per tutti gli 8000 comuni italiani, dove secondo i dati istat 2020 insistono circa 5 milioni di persone in condizioni di povertà assoluta e 9 milioni in condizione di povertà relativa per complessivi 14 milioni di individui (pertanto ad ognuno spetterebbero 28,5 euro). Ci si chiede per quanto tempo una somma così irrisoria dovrebbe essere sufficiente per l’acquisto di generi di prima necessità alle persone residenti in difficoltà?”
“Ancora una volta – va avanti Mattei – si conferma come il governo usi la diretta televisiva per annunciare l’ennesimo provvedimento d’immagine, atto solo ad acquisire un ipotetico consenso, e che di fatto scarica sui sindaci i problemi veri, quelli di contenere le tensioni sociali derivanti dalla condizione generale di difficoltà. Questi improvvisati statisti, conoscono cosa fanno i sindaci in questo periodo, sanno come si adoperano nel territorio? Nella nostra provincia ci sono sindaci che fisicamente vanno in giro a cercare mascherine, molto spesso pagandole di tasca propria, cercano di reperire beni attraverso la solidarietà dei privati, delle aziende o da esercizi commerciali, per i meno abbienti. Abbiamo sindaci che donano il loro tempo al territorio, senza guardare le distinzioni politiche, che si sentono tutti impegnati in un’unica missione: dare tutto il possibile per la propria comunità. Fanno così perché si sentono responsabili , si sentono l’unico punto di riferimento dei cittadini”.
Misure considerate insufficienti: “Questo fa il paio con le mascherine del coniglietto Bunny, prendendo in prestito un’espressione del governatore campano, consegnate ai comuni dalla protezione civile e che ha visto le rimostranze dei sindaci per la loro scarsa qualità, solo bieca propaganda pagata dai contribuenti. Non servono questi mezzucci – prosegue – stucchevoli; gli specchietti per le allodole sono vietati per legge ma questi signori tentano ancora di utilizzarli, non serve questa offensiva e misera mancetta ai comuni in un momento così difficile per il paese e tentare ancora di illudere i cittadini, che sicuramente avranno altre delusioni dopo le difficoltà, la sofferenza le angosce e le privazioni patite durante il periodo dell’emergenza e l’insicurezza per il futuro.
Servono interventi forti a sostegno delle famiglie e delle imprese dove ognuno deve fare la sua parte, azzerando le tassazioni locali e regionali in primis, bisogna garantire liquidità alle famiglie e alle imprese”.
“Le risorse non possono essere scippate ai comuni attingendo al fondo di solidarietà – conclude Mattei – vanno ricercate in Europa dove questo governo è sempre una Cenerentola, anzi una servizievole vestale della Presidente Von Der Leyen che liquida gli Eurobond come “una semplice sigla”.
Bisogna utilizzare i fondi del MES, basta patto di stabiltà, basta Fiscal compact .
Foto: RietiLife ©