“Fruire del congedo ordinario e delle ferie in questo periodo di emergenza da nuovo Coronavirus Covid-19 è una delle misure introdotte dal governo per tutelare la salute dei lavoratori e delle lavoratrici. E’ un provvedimento giusto, contenuto anche nel protocollo approvato giorni fa da governo e sindacati confederali. Anche la partecipata Asm reatina la sta applicando. Ma deve stare attenta a non stravolgerla. I lavoratori ci segnalano infatti che il Presidente Regnini applicando questa disposizione preveda anche l’utilizzo di ferie non ancora maturate dai dipendenti”. Lo dicono Alberto Paolucci, Segretario della Uil di Rieti e della Sabina romana, e Pierluigi Giacomelli della Uil Trasporti Rieti e Sabina romana.
“Stiamo parlando di un grave errore che il Regnini deve correggere – dicono Paolucci e Giacomelli – Per i lavoratori amministrativi infatti il decreto dello scorso 11 marzo prevede anche l’attivazione dello Smart working o lavoro agile, che però alla Asm ancora non è stato attivato. Questo è un ritardo che Regnini deve colmare al più presto, anche perché il recentissimo decreto Cura iItalia stabilisce che in tutto il periodo di emergenza Coronavirus si può far ricorso allo Smart working in modo semplificato, diventando in questo modo lavoro ordinario nella pubblica amministrazione”.
“E infine – concludono gli esponenti della Uil – se proprio la Asm non fosse in grado di attivare il lavoro agile, allora il Presidente della Asm dovrebbe applicare le disposizioni del decreto Cura Italia, secondo il quale i datori di lavoro possono esentare il lavoratore dal servizio che risulta però prestato con tutte le prerogative di retribuzione e contribuzione. Regnini si attivi immediatamente, perché la salute dei lavoratori e delle lavoratrici va tutelata, ma il tutto deve avvenire senza calpestare i loro diritti, come ad esempio l’utilizzo di ferie non ancora maturate”.
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