Coronavirus e digitale, l’iniziativa del Ministero per l’Innovazione per fronteggiare la noia. C’è un però…

(ch.pa.) Panico da contagi e permanenza forzata in casa. Per fronteggiare il rischio “noia”, nei giorni scorsi è stata annunciata l’iniziativa del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la DigitalizzazioneSi tratta di “Solidarietà digitale”, una piattaforma attraverso la quale, imprese e associazioni, hanno messo a disposizione soluzioni e servizi gratuiti, con il comune obiettivo di migliorare la vita delle persone che in questo momento si vedono costrette in casa.

In che modo? Garantendo Smart working e accesso da remoto, grazie a connettività rapida e gratuita; o, ancora, leggere gratuitamente un giornale o un libro sul proprio smartphone o tablet. Restare, infine, al passo con i percorsi di formazione, grazie a piattaforme di e-learning. L’adesione, semplice e intuitiva, tramite la compilazione di un form online.

Tutto splendido. Peccato che, a maggior ragione da quando tutte le misure restrittive inizialmente applicate solo alla zona rossa, sono state estese a tutta la Nazione, scrollando la pagina dedicata all’iniziativa, non si scorgano i servizi annunciati. O meglio, non tutti e non tutti funzionanti. Di primo acchito, si potrebbe pensare ad uno spiacevole passo indietro da parte delle aziende aderenti. 

Un portale ancora ufficialmente non attivo dalla cui vetrina sono scomparse proposte come quella di Amazon Video che garantiva mese di streaming gratuito, abbonamenti a quotidiani come La Repubblica o La Stampa: “Stiamo aggiornando le modalità di accesso in conformità al DPCM dell’9 marzo 2020, torneremo presto online”, si legge. 60,48 milioni. Questo il numero di abitanti che la nostra penisola conta e di potenziali – numeri più numeri meno – utenti. Che sia questo il motivo?

Foto: RietiLife ©?

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