“Figlio di un operaio della Snia Viscosa il compagno Fausto Polletti faceva parte di quella generazione che, orgogliosa delle umili origini, era animata da una consapevole coscienza delle cause delle diverse condizioni materiali dei lavoratori ed al contempo dalla volontà di riscatto sociale personale e di classe. Fausto faceva parte di un gruppo di comunisti intellettuali, colti, studiosi, pieni di ironia verso il potere e di autoironia ma rispettosi, quasi ossequiosi verso il PCI che anteponeva loro militanti socialmente più umili. La laurea in educazione fisica e l’atteggiamento scanzonato ed ironico lo faceva amare dai suoi studenti e stimare nel mondo della scuola reatina. La laurea in sociologia con la tesi su Antonio Gramsci ne faceva un punto importante di riferimento per tanti compagni. Il carattere umile gli faceva anteporre la sua funzione educatrice ad ogni forma di carriera nel Partito e nelle istituzioni. In un periodo così difficile per i comunisti e per tutto il movimento operaio, mancherà a tutti noi che lo ricordiamo con affetto, un pezzo della nostra storia. La speranza è che il suo ricordo sia di stimolo a quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato ad un nuovo impegno e ad una nuova militanza. Un abbraccio affettuoso ai suoi famigliari ai quali vanno le condoglianze di tutti i comunisti reatini. Riposa in pace. La terra ti sia lieve”: lo scrive la federazione reatina del PCI.
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