(pa.cor.) “La situazione a Rieti e in provincia è al momento tranquilla e non si registrano casi sospetti né conclamati di Coronavirus. Nonostante ciò anche l’Asl reatina monitora costantemente gli accessi al pronto soccorso e, in caso di necessità, è pronta a gestire ed attivare dei percorsi protetti per quelli che potrebbero essere definiti casi sospetti È chiaro che ad oggi quando si arriva all’accesso e e si dovessero avere dei sintomi riconducibili al Coronavirus si provvederà a deviare il paziente in un settore protetto al pronto soccorso”: lo dice la Asl di Rieti, contattata mentre in Italia aumenta l’attenzione visti i casi accertati e i due decessi al nord. “Il consiglio per i cittadini che dovessero manifestare febbre o altri sintomi specifici è quello di contattare il medico di base, il 118 o il numero verde dedicato 1500 invece di recarsi al pronto soccorso” dicono dalla Asl.
Sul sito della Asl Rieti c’è una pagina dedicata “Coronavirus: tutto quello che c’è da sapere sul virus” aperta dopo l’incontro tenutosi il 26 gennaio allo Spallanzani di Roma dove si è tenuta una riunione operativa per la gestione di eventuali casi a Roma e nel Lazio di persone con sospetta patologia da Coronavirus. Sono stati convocati tutti i responsabili dei pronto soccorso, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per rendere note le procedure operative. Alla riunione era presente anche l’Azienda Sanitaria Locale.
I consigli e il punto della Asl di Rieti (qui il decalogo della Regione): i casi sospetti a Roma e nel Lazio verranno gestiti in maniera centralizzata proprio dall’Istituto nazionale malattie infettive ‘Spallanzani’, con un trasporto che verrà fatto a carico dello stesso istituto se il paziente è già ricoverato in ospedale, altrimenti con il servizio 118. Per l’eventuale gestione di casi pediatrici, la collaborazione e l’indicazione di centralizzazione è attraverso l’ospedale Bambino Gesù. Anche qui si è predisposto un protocollo operativo tra ospedale pediatrico e Istituto. I sintomi iniziali della malattia da coronavirus di origine cinese sono identici a quelli conseguenti a germi comuni che aggrediscono le vie respiratorie e che, in questo periodo in cui il virus influenzale raggiunge la sua massima diffusione nella popolazione, sono estremamente frequenti. La malattia va sospettata solo in caso di viaggio nelle zone a rischio o contatto con persone infette. Le manifestazioni cliniche più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. In generale, sono sospetti i casi di malattia respiratoria grave con febbre e tosse associati o ad una storia di viaggio nelle zone dove si è sviluppato il focolaio. Allo stato attuale non sono stati segnalati casi, neppure sospetti, nella provincia di Rieti. Questo il link della pagina ufficiale dell’ASL di Rieti che verrà costantemente aggiornata.
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