Notti di magia nella sesta edizione di Voci Che Chiamano il Festival della canzone d’Autore in favore di Save The Children che nelle serate del 7 e 8 dicembre ha incantato e conquistato il pubblico del Teatro Flavio Vespasiano di Rieti. Vibrante la serata inaugurale con la grande partecipazione di Paola Turci che arriva al cuore con naturale intensità, passando per “Volo cosi”, “Attraversami il cuore” e “Bambini” atteso omaggio al Festival tornato anche quest’anno a richiamare l’attenzione sui più piccoli e disagiati del mondo. Lei, indiscussa ospite speciale della prima serata a ricevere il riconoscimento, consegnato dal Sindaco di Rieti Simone Petrangeli, della prima targa Voci Che Chiamano “Attenti!… all’ascolto” per aver sempre saputo ascoltare, come donna e come artista, le ferite del mondo e averle comprese e “amplificate” attraverso le sue canzoni. Lasciano il segno le ironiche e graffianti polistrumentiste “Iotatòla”, le siciliane Serena Ganci e Simona Norato e arriva dritto e centra l’obiettivo Guiradei, progetto musicale dei fratelli Ettore e Marco, musica che strega, parole che catturano. E poi di nuovo travolge per chiudere in bellezza la sesta edizione del Festival che ieri sera ha visto sul palco del Vespasiano dei veri fuoriclasse. Filippo Gatti, grande del rock d’autore italiano, espressione del reale, poeta della vita, che ha regalato al pubblico anche il suo speciale omaggio a Bruno Lauzi. Roberto Angelini, travolgente cantautore e poliedrico polistrumentista, musica e immagini nei suoi doni a Voci Che Chiamano, tra i quali il brano “Fiori rari”. Angelini e Pieri Cortese ad accompagnare l’ospite tra i più attesi della serata conclusiva: Niccolò Fabi, al centro, versione acustica, corde e voce intensa per “Io”, “Elementare”, “Una buona idea” e poi “Ecco” brano che dà il titolo all’ultimo album del cantautore romano. Sul palco autentica passione e professionalità. In ciascuno di loro l’artista, il cantautore, il musicista, l’amico di una compagnia che a Voci Che Chiamano si ritrova e attraverso la musica si racconta. A Niccolò Fabi il Premio “DNA Solidale”, consegnato dal Vicesindaco di Rieti Emanuela Pariboni, per la sua attenzione alle esigenze dei bambini del mondo, anche attraverso la Fondazione “Parole di Lulù” che supporta e promuove progetti legati al mondo dell’infanzia con il sostegno a strutture che tutelano la salute dei più piccoli e l’organizzazione di attività ludiche ed educative che ne accompagnino la crescita. Piace agli artisti e al pubblico la nuova formula “Attenti! …all’ascolto” il viaggio tra passato e presente della canzone d’autore: il live si fonde a immagini, musica, simboli, icone come Lucio Dalla e Celentano, il cui ritmo è stato ricreato nella prima serata da un gruppo di studenti del Liceo Classico di Rieti. Per i ragazzi del liceo Artistico, indirizzo grafica, la prima serata di Festival è stata invece occasione di riconoscenza per il lavoro svolto nella mostra “Quando non c’erano i video. Suoni e mode a 45giri degli anni ‘60/’70” curata da Luigi Ricci e Ubaldo Munzi. Sul palco, insieme all’insegnante Sabrina Bartolomei, hanno ricevuto la targa dall’Assessore alle Culture del Comune di Rieti, Diego Di Paolo. Divertenti ed appassionati, come sempre, Lavinia Biagi e Claudio Guerrini, madrina e padrino del Festival, coppia consolidata alla conduzione di Voci Che Chiamano. “Sono estremamente soddisfatto di questa sesta edizione – ha commentato il Direttore Artistico Paolo Dell’Uomo D’Arme – sintesi del lavoro, volontario di grandi professionisti, dai tecnici agli autori, dalla produzione all’ideazione, dalla promozione alla messa in scena e conduzione. Fiero delle scelte fatte, il livello musicale delle due serate è stato davvero alto e porta valore ad un Festival che non dimentica mai perché è nato: dar voce alla musica d’Autore e sostenere concretamente Save The Children. Tutto questo c’è stato in un mix riuscito, che resta dentro e non si dimentica”. Autori dello spettacolo: Valentina Tremadio e Lorenzo Garofalo.
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Foto: Emiliano GRILLOTTI © 9 Dicembre 2012