“L’Arci di Rieti, in collaborazione con Arcigay Roma, ha voluto fortemente e ha sostenuto la candidatura della città di Rieti per ospitare la prossima edizione del Lazio Pride. Lo abbiamo voluto perché Rieti è un luogo nel quale sembra che il mondo LGBTQ+ non esista. Ma sappiamo bene che non è così. E sappiamo quanto disagio si nasconda nel non poter manifestare apertamente e liberamente la propria condizione a causa del clima culturale che, dopo i recenti avvenimenti, è sotto gli occhi di tutti”: lo scrive Arci che oggi alle 17 presso la sede di Piazza Cavour presenterà la candidatura ad ospitare la manifestazione.
“Riteniamo che le affermazioni della consigliera Rosati e del Sindaco Cicchetti siano la prova della opportunità di portare a Rieti il Lazio Pride – aggiunge Arci – riteniamo estremamente grave che il Sindaco possa pensare di impedire la libera espressione dei cittadini, diritto garantito dalla nostra Costituzione, in virtù di un suo personale punto di vista. E riteniamo altresì inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni possa pensare di scrivere su un social parole d’odio contro una comunità (già di per sé discriminata) perché lontana dal suo sentire. Riteniamo siano state minate le fondamenta del vivere democratico e ci auguriamo che le istituzioni mettano in atto le procedure opportune al fine di ristabilire i principi fondamentali del vivere civile. L’Arci di Rieti continuerà a sostenere la candidatura di Rieti ad ospitare il prossimo Lazio Pride nella convinzione profonda che la libertà di espressione sia alla base del cambiamento culturale di cui la nostra città ha evidentemente bisogno”.
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