La delibera n. 22 del 28 gennaio 2020 della Giunta Regionale del Lazio, segna un grandissimo passo avanti in materia di equo compenso e rispetto dei professionisti. La nuova normativa stabilisce che i compensi professionali per chi svolge una consulenza per gli Enti Regionali, le strutture partecipate e controllate dalla Regione Lazio, saranno calcolati in base ai parametri ministeriali in materia. E, inoltre, è stato stabilito che allo scopo di verificare il pagamento per la prestazione professionale, l’attestazione dello stesso da parte dell’amministrazione deve avvenire con ricezione della copia della fattura elettronica o con il modello di dichiarazione sostituiva di atto di notorietà redatto da parte del professionista ai sensi del d.p.r. n. 445/2000 (il modello è stato allegato alla delibera).
I compensi dei professionisti saranno conteggiati in base alle tabelle ministeriali e, in ogni caso, calibrati sulla qualità e sulla quantità della prestazione svolta. Importante è anche l’estinzione di alcune clausole altamente vessatorie come: la possibilità di modificare il contratto in modo unilaterale da parte della Regione; il rifiuto da parte dell’Amministrazione di mettere in forma scritta gli accordi pattuiti; il pretendere da parte dell’Amministrazione prestazioni aggiuntive da parte del professionista a titolo gratuito.
Non ci saranno dunque più né clausole vessatorie né bandi al ribasso. L’importante risultato è stato raggiunto grazie all’impegno dell’Onorevole Mattia, promotrice di questa legge, di tutta la Giunta della Regione Lazio e al supporto dato dalla Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Lazio. Da questo momento sono stabilite e impartite finalmente regole chiare per l’equo compenso nelle procedure di acquisizione di servizi professionali.
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