Sono iniziate dal 15 gennaio le visite didattiche all’Archivio di Stato di Rieti, rivolte alle classi terze e quarte del Liceo Statale “Elena Principessa di Napoli”, organizzate nell’ambito del progetto “Educare alla Cittadinanza e alla Costituzione”. Dopo la IIIB del Liceo delle Scienze Umane, ieri sono stati gli studenti della IVF del Liceo Linguistico a “toccare con mano” alcuni aspetti legati alla tutela e alla conservazione del patrimonio storico e documentario del nostro territorio.
L’Archivio di Stato si è rivelato così per tutti una bella scoperta, addirittura un “luogo magico”: non solo riservato alla ricerca e alla conservazione dei documenti, ma anche luogo di studio, pieno di curiosità sulla nostra città, dove è possibile fare un viaggio nel passato, in una realtà apparentemente lontana da noi, ma che riesce ad aprire gli occhi su molti aspetti della nostra società attuale.
I ragazzi sono rimasti colpiti da ciò che con estrema semplicità gli archivisti hanno mostrato e riferito, catturando la loro attenzione, spiegando tutto l’impegno e l’amore che ci sono in questo lavoro. Attraverso la visita ai Laboratori di Cartotecnica – l’unico ancora attivo in Italia e che serve tutti gli Archivi di Stato d’Italia e non solo – e di Restauro, è stato possibile scoprire come si attua la conservazione dei documenti. Purtroppo questi laboratori, a causa della mancata sostituzione del personale specializzato, che sta andando progressivamente in pensione, hanno notevolmente ridotto la loro attività; questo aspetto ha profondamente colpito gli studenti. La visita ai depositi, quello notarile in particolare, e alla Sala Mappe, hanno infine rivelato ai ragazzi altri importanti aspetti dell’attività di un archivio: qui gli archivisti hanno mostrato agli studenti tante tipologie di documenti diversi, manoscritti, privilegi pontifici, mappe catastali, documenti privati, spaziando dal medioevo all’età moderna. Tutto ciò ha consentito agli studenti di approfondire alcuni aspetti della storia cittadina osservando ad esempio la copia manoscritta dell’antico Statuto del Comune di Rieti o i lavori di preparazione del teatro cittadino e della Storia di più ampio respiro, analizzando le carte del Fondo Fantoni sul processo Kappler. Vedere dal vivo manoscritti antichissimi non è nulla rispetto allo studiare pagine di libri attuali, arrivare ad avere la piena concezione della storia della città e del suo continuo sviluppo negli anni è stata per tutti un’emozione particolare, una vera rivelazione.
Per questo motivo gli studenti del Liceo Statale “Elena Principessa di Napoli” ringraziano la scuola e tutto il personale dell’Archivio di Stato per la possibilità offerta di ampliare le conoscenze grazie ad esperienze come questa. Nel mese di febbraio, altre classi scopriranno l’Archivio di Stato, arricchendo l’esperienza con la visita al “Varrone Lab”, il laboratorio di restauro fortemente voluto dalla Fondazione Varrone per la tutela e la conservazione delle opere d’arte recuperate dai luoghi del sisma 2016. (Benedetta Michetti e Elena Antonini con la collaborazione degli studenti delle classi IIIB e IVF)
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