(ch.di.) Come la Reggina capolista, ma da ultimi in classifica. Il Rieti entra in silenzio stampa come i granata (che da primissimi sono in un momento no). Peccato che una sia in lizza per la B, l’altra con i piedi in D. Dunque in una situazione esplosiva, considerati i recenti fatti di Terni (leggi tutto), la società sceglie di non parlare alla stampa (perciò ai tifosi), che aveva solo citato per definirne il disfattismo (“Giornalai” disse Di Gennaro in tv solo alcuni giorni fa) e per farsi pubblicare puntualizzazioni su news di 15 giorni prima (come nel caso delle memorie difensive per il -4).
“Il Football Club Rieti comunica di aver adottato dalla data odierna il silenzio stampa fino a data da destinarsi. Pertanto nessuno dei dirigenti e dei tesserati è autorizzato a rilasciare dichiarazioni alle testate giornalistiche – scrive in una nota la società – Eventuali comunicazioni ed aggiornamenti saranno diramate esclusivamente attraverso comunicati ufficiali. La società, pur rispettando il diritto di cronaca, ha deciso di dare priorità alla squadra per concentrarsi esclusivamente sui prossimi impegni sportivi e dare risposte sul terreno di gioco”.
In casa Rieti evidentemente non è piaciuta la schiettezza di Beni – il clima tra lui e il diesse da una parte e Di Gennaro dall’altra, è di rottura totale – che in sala stampa al Liberati ha reso pubblici i “fatti gravi” prima di Ternana-Rieti e l’imposizione dell’amministratore delegatodi non portare Cristian Esposito in panchina.
Nel Rieti che deve ancora spiegarci cosa sta succedendo (leggi), invece di tornare a fare chiarezza, si chiudono le porte a stampa e tifosi. È la via giusta. Sì, per l’implosione.
Foto: RietiLife ©