“Tre anni fa, all’indomani del sisma del 2016, un gruppo di genitori riunitosi sotto il nome di Filippo Sanna, a memoria di un ragazzo tolto alla vita dal terremoto, si preoccupò di stimolare l’allora ‘Amministrazione Petrangeli’ sul tema delle scuole non a norma ed avanzava l’idea di dotarsi di moduli prefabbricati da adibire a scuole per far fronte ad una situazione di insicurezza che metteva a rischio studenti, corpo docente e maestranze che in quegli edifici si recavano ogni giorno per fare scuola. Abbiamo subito una serie di epiteti che vanno dall’essere terroristi, allarmisti finanche persone che non avevano a cuore il futuro dei nostri figli” scrive in una nota il Comitato Filippo Sanna.
“Nonostante le nostre reiterate stimolazioni, nulla fu fatto ed in prossimità delle nuove elezioni, l’opposizione pensò bene di cavalcare questo tema e al grido di ‘Chiuderemo le scuole non a norma! Sarà il nostro primo atto della nuova Amministrazione’ vinsero le elezioni. Anche a loro ci rivolgemmo con le stesse richieste (Moduli Prefabbricati) ma, nonostante le rassicurazioni di un impegno in merito, a oggi nulla è stato risolto. La nostra battaglia, pur non avendo ottenuto un risultato tangibile sul fronte delle soluzioni per gli studenti, ha però suscitato un dibattito “silente” sfociato finalmente in una visione comune a tutte le parti in campo; Amministrazione Comunale e Provinciale, opposizioni, studenti, corpo docente e maestranze” scrive in una nota il Comitato Filippo Sanna.
“Tutti ora sono concordi nel fatto che i Moduli Prefabbricati sono non solo necessari, ma imprescindibili per consentire agli studenti di fare scuola in sicurezza e permettere l’inizio dei lavori per l’adeguamento sismico delle scuole che ne hanno bisogno. Resta il rammarico per aver perso l’occasione di realizzare un nuovo polo didattico presso l’ex Zuccherificio, optando per uno sperpero di denaro pubblico in adeguamenti alquanto discutibili di edifici scolastici non adatti a tale scopo. Chissà se con l’allocazione degli edifici prefabbricati non si arrivi prima o poi all’obiettivo auspicato da tutti i reatini. Incassato questo che riteniamo sia un nostro successo, il Comitato Genitori Filippo Sanna rilancia ed invita tutte le parti in causa, finalmente convergenti con la nostra iniziale proposta, a unirsi e tutti insieme chiedere a Regione e Ministero (MIUR) e USR che ci diano la possibilità di usufruire di queste strutture. La situazione di estrema emergenza sul tema delle scuole a Rieti non può più permettere alla politica locale di mettere il cappello ideologico su questa questione. È un tema che indistintamente coinvolge tutta la città e, per una volta, la città deve dimostrare di essere interessata al suo futuro che non può non partire dalle scuole” continua il
“Tre anni fa, all’indomani del sisma del 2016, un gruppo di genitori riunitosi sotto il nome di Filippo Sanna, a memoria di un ragazzo tolto alla vita dal terremoto, si preoccupò di stimolare l’allora ‘Amministrazione Petrangeli’ sul tema delle scuole non a norma ed avanzava l’idea di dotarsi di moduli prefabbricati da adibire a scuole per far fronte ad una situazione di insicurezza che metteva a rischio studenti, corpo docente e maestranze che in quegli edifici si recavano ogni giorno per fare scuola. Abbiamo subito una serie di epiteti che vanno dall’essere terroristi, allarmisti finanche persone che non avevano a cuore il futuro dei nostri figli” scrive in una nota il Comitato Filippo Sanna.
“Nonostante le nostre reiterate stimolazioni, nulla fu fatto ed in prossimità delle nuove elezioni, l’opposizione pensò bene di cavalcare questo tema e al grido di “Chiuderemo le scuole non a norma! Sarà il nostro primo atto della nuova Amministrazione” vinsero le elezioni. Anche a loro ci rivolgemmo con le stesse richieste (Moduli Prefabbricati) ma, nonostante le rassicurazioni di un impegno in merito, a oggi nulla è stato risolto. La nostra battaglia, pur non avendo ottenuto un risultato tangibile sul fronte delle soluzioni per gli studenti, ha però suscitato un dibattito “silente” sfociato finalmente in una visione comune a tutte le parti in campo; Amministrazione Comunale e Provinciale, opposizioni, studenti, corpo docente e maestranze” scrive in una nota il Comitato Filippo Sanna.
“Tutti ora sono concordi nel fatto che i Moduli Prefabbricati sono non solo necessari, ma imprescindibili per consentire agli studenti di fare scuola in sicurezza e permettere l’inizio dei lavori per l’adeguamento sismico delle scuole che ne hanno bisogno. Resta il rammarico per aver perso l’occasione di realizzare un nuovo polo didattico presso l’ex Zuccherificio, optando per uno sperpero di denaro pubblico in adeguamenti alquanto discutibili di edifici scolastici non adatti a tale scopo. Chissà se con l’allocazione degli edifici prefabbricati non si arrivi prima o poi all’obiettivo auspicato da tutti i reatini. Incassato questo che riteniamo sia un nostro successo, il Comitato Genitori Filippo Sanna rilancia ed invita tutte le parti in causa, finalmente convergenti con la nostra iniziale proposta, a unirsi e tutti insieme chiedere a Regione e Ministero (MIUR) e USR che ci diano la possibilità di usufruire di queste strutture. La situazione di estrema emergenza sul tema delle scuole a Rieti non può più permettere alla politica locale di mettere il cappello ideologico su questa questione. È un tema che indistintamente coinvolge tutta la città e, per una volta, la città deve dimostrare di essere interessata al suo futuro che non può non partire dalle scuole” continua il Comitato Genitori “Filippo Sanna”.
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Foto: RietiLife ©