Gli Assessori regionali alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria, Alessio D’Amato e al Lavoro e le Politiche per la Ricostruzione, Claudio Di Berardino hanno presentato questo pomeriggio il progetto definitivo del nuovo Ospedale di Amatrice. La struttura si trova non distante dal luogo dove prima sorgeva l’ospedale Grifoni (oggi quasi del tutto demolito), danneggiato dalle scosse del sisma 2016-2017, in particolare da quella del 24 agosto. Presente alla cerimonia il Direttore generale della Asl di Rieti Marinella D’Innocenzo, l’ing. Wanda D’ercole Direttore dei Lavori Pubblici e dell’Ufficio speciale per la Ricostruzione, il sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella e i rappresentanti dello Studio Valle 3.0.
“Una struttura moderna, efficiente e ‘green’ – commentano congiuntamente gli assessori D’Amato e Di Berardino – Il nuovo ospedale di Amatrice ha una valenza significativa non solo perché ospedale in una zona disagiata, ma anche perché fra le opere pubbliche in programma nell’area del cratere sismico, l’ospedale è uno degli edifici pubblici in stato più avanzato di progettazione”. La configurazione del nuovo ospedale, così come previsto dal DM 70, sarà quello di ‘area disagiata’ con un totale di 40 posti letto di cui 30 per acuti e 10 di riabilitazione.
“Il presidio ospedaliero – spiega la Regione – è posizionato lungo la via di accesso principale al paese, sorge su una superficie di oltre 7.400 mq (oltre 1.000 mq di area verde) ed è composto da tre elementi principali: il blocco dell’accoglienza che si sviluppa su tre piani e rappresenta l’accesso al presidio, un corpo longitudinale che si sviluppa su quattro piani ed è costituito dalle degenze, i laboratori e il centro prelievi; il blocco tecnologico che si sviluppa su tre piani ed accoglie tutte le funzioni di alta tecnologia oltre al pronto soccorso.
“L’utilizzo dei materiali e delle grandi vetrate – concludono gli assessori – è stato pensato per avere il maggior contatto con la natura esterna del paesaggio che il territorio ci offre. Una presenza quella della natura che è un forte richiamo anche all’interno della struttura e che avrà ripercussioni positive anche sullo stato di salute psico-fisica dei pazienti e degli operatori”. Il nuovo ospedale è stato studiato per ridurre al minimo le dispersioni termiche e risponde ai più elevati standard di qualità delle condizioni termo-igrometriche interne, attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili e un minore spreco di risorse ambientali. In ultimo, la caratteristica della tipologia di ospedale in zona disagiata ha comportato una dotazione di software per la Telemedicina e sono stati previsti locali destinati a tali attività all’interno dei reparti.
Secondo il Cronoprogramma – dice la Regione – è prevista la chiusura della conferenza dei servizi il 20 gennaio 2020, l’indizione della gara per l’affidamento dei lavori il 30 aprile 2020 e l’avvio dei lavori ad agosto 2020. Saranno necessari circa 2 anni per il fine lavori.
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