Continua la lotta Pd-Lega dopo il conclave a San Pastore. Alle parole di Andrea Sebastiani aveva replicato il Pd cittadino. Ora torna alla carica Sebastiani: “Il comunicato stampa di risposta del PD reatino alle accuse mosse dal sottoscritto sa tanto di difesa raffazzonata e confusionaria laddove confonde il mio ruolo istituzionale per mezzo del quale ho chiesto risposte con l’appartenenza al partito della Lega – dice Andrea Sebastiani consigliere comunale e Vice Presidente della Provincia di Rieti, in quota Lega – ho parlato da Vice Presidente della Provincia di Rieti e non da esponente leghista, ruoli facilmente distinguibili da chi ha scritto quel comunicato se solo avesse prestato un pochino di attenzione alle parole. Senza aver la mente e gli occhi accecati dal verde salviniano che domenica prossima si berrà il lambrusco rosso dell’Emilia. In attesa di ricevere i quattro milioni di euro sbandierati, risponda il PD alle sollecitazioni e, visto che c’è, chiarisca pure la posizione della Regione in materia di rifiuti che sembra orientata a trasferire l’immondizia della Capitale, incapace di trovare soluzioni, verso Rieti e le sue frazioni (leggasi Vazia). Tentativo al quale questo territorio si opporrà strenuamente. Evidentemente, però, l’italiano per il collega consigliere provinciale nonché segretario provinciale del PD, Antonio Ventura, non deve essere stato il suo forte ai tempi della scuola”.
“Lo invito pertanto a rileggersi con maggiore attenzione, e più volte al giorno, le mie dichiarazioni sulla questione delle società partecipate di Comune e Provincia – dice Sebastiani – Rintraccerà chiaramente il mio pensiero coerentemente con quello espresso in più occasioni nella precedente e nell’attuale consiliatura. Si chiarirà le idee ed eviterebbe di dire baggianate. Su Asm ho sempre sostenuto e continuo a sostenere l’illegittimità delle proroghe dei servizi attraverso ordinanze sindacali. Indipendente da chi le firma. Su Sogea ritengo che si sia perso tempo prezioso perché la messa in liquidazione, deliberata lo scorso 30 dicembre, andava decisa un istante prima del passaggio del SII in Aps. I cittadini non avrebbero ricevuto bollette a pochi mesi di distanza l’una dall’altra con importi, per conguagli, a dir poco proibitivi. Si sarebbe permesso una spalmatura del dovuto su un periodo di tempo più lungo. Per entrambe le società mai ho affermato, come invece erroneamente afferma Ventura, di essere contrario al mantenimento delle partecipazioni. Sulle società partecipate della Provincia la mia linea di pensiero continua ad essere quella rinvenibile nella Legge Madia che parla si di necessità di razionalizzare per gli Enti Pubblici le proprie partecipazioni all’interno di società ma che prevede anche una valutazione politica circa la possibilità di deliberarne il mantenimento qualora queste producano servizi di interesse generale (vedi Saprodir) o siano strumentali alla progettazione e realizzazione di opere pubbliche (vedi APS per gli investimenti derivanti dal risarcimento da parte di ATO2 per l’interferenza d’ambito)”.
“Risponda invece nel merito delle mie argomentazioni, Ventura, e non dimentichi di tralasciare nell’oblio della sua evanescente e fuorviante risposta di spiegare i motivi per i quali la maggioranza che ha governato la Provincia di Rieti fino ad un anno e mezzo fa, e di cui lui faceva parte, non abbia aderito ai principi imposti dalla Legge Madia visto che la sua entrata in vigore risale al 2017. Quando ancora c’erano i compagni a governare Palazzo d’oltre Velino. O sbaglio Antonio Ventura? Serviva forse mantenerle quelle partecipazioni in Saprodir, in Aps e nel Consorzio Sabina Universitas per fare qualche favore? O perché forse erano strumenti di esercizio del potere politico? Qualora volesse il compagno Antonio gettiamo insieme un occhio a qualche nominativo” conclude Sebastiani.
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