(dal Corriere di Rieti) Dopo la pubblicazione, a novembre scorso, del bando da 400 mila euro di fondi a sostegno delle piccole e medie imprese in campo commerciale, culturale e turistico (per il quale si sono aperte le iscrizioni il 10 scorso; termine ultimo il 10 febbraio), è in dirittura di arrivo un secondo bando – che il Comune conta di pubblicare a marzo prossimo – destinato all’edilizia residenziale per un milione e 800 mila euro. Si tratta, per la precisione, della seconda misura rientrante nel progetto di riqualificazione urbana “Rieti 2020” (“bando periferie”), destinata alle opere “immateriali” cui il Governo ha destinato complessivamente 2 milioni e mezzo di euro (gli ulteriori 300 mila euro riguarderanno progetti di promozione del territorio).
Il milione e 800 mila euro sarà utilizzato per interventi di adeguamento e miglioramento sismico delle abitazioni private, con un contributo massimo previsto di 20 mila euro; una misura che sarà una boccata di ossigeno per l’edilizia privata nel comune capoluogo. “Le risorse a disposizione – dice il vice sindaco, Daniele Sinibaldi – possono essere vantaggiosamente ‘agganciate’ all’ecosisma bonus, che finanzia fino all’80 per cento degli interventi, cosicché l’adeguamento sismico diventa un’operazione a costo zero”. Questo dal punto di vista dei proprietari degli immobili, che hanno necessità di eseguire interventi sui loro immobili e possono perciò godere di ampie agevolazioni tra eco- bonus legato al terremoto del 2016 e risorse di “Rieti 2020”.
C’è però un secondo aspetto, forse più importante del primo, ed è quello dell’indotto “agganciato” ai cantieri, che Sinibaldi stima in nove milioni di euro. “Se consideriamo il contributo massimo di 20 mila euro per chi adegua e migliora dal punto di vista sismico la propria abitazione, possiamo stimare l’apertura di 120/130 cantieri in città e un indotto di nove milioni che si mettono in circolo nel settore edile, oggi fortemente in crisi” aggiunge l’assessore. Una grossa boccata di ossigeno a livello sociale ed economico, al pari delle altre opere “materiali” (la cittadella dello sport a Città Giardino finanziata per quattro milioni e mezzo e il polo culturale che dovrebbe sorgere all’ex mattatoio di Foro Boario per cinque milioni costituiscono le spese più consistenti dell’intera partita, cui seguono altre opere come quelle previste all’ex mercato coperto di via Potenziani per due milioni e 700 mila euro) a cui il Governo Renzi, attraverso “Rieti 2020 Parco circolare diffuso”, ha destinato 12 milioni e mezzo.
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