I consiglieri del Movimento 5 Stelle della Provincia di Rieti hanno promosso una mozione per i “Progetti utili alla collettività. La fase 2 del reddito di cittadinanza”: l’hanno promossa Alessandro Bielli di Fara Sabina, Roberto Casanica di Rieti, Luciana Ercoli di Poggio Moiano, Eleonora Fabi e Mirko Abbatelli di Montopoli di Sabina e Mariolina Sabuzi di Selci.
“Prende il via la fase due del Reddito di Cittadinanza attraverso i cosiddetti PUC, progetti utili per la collettività dove potranno essere impiegati i cittadini percettori del Reddito di Cittadinanza. A tal proposito, per sollecitare gli Enti Locali a non perdere questa opportunità visto che tali progetti sono interamente finanziati dallo Stato, come consiglieri del Movimento 5 stelle ai comuni di Rieti, Fara in Sabina, Montopoli di Sabina, Poggio Moiano e Selci abbiamo presentato una mozione da sottoporre ai rispettivi Consigli Comunali al fine di impegnare Sindaco e Giunta a mettere in atto tutte quelle iniziative volte a far partire i PUC, mozione già approvata dal comune di Selci e di Montopoli di Sabina” scrivono i pentastellati.
“I percettori del Reddito di Cittadinanza dovranno, a pena di revoca ‘dell’assegno mensile’, dare disponibilità per almeno 8 ore settimanali e fino ad un massimo di 16, a svolgere attività non retribuite negli ambiti sociale, culturale, ambientale, artistico, formativo e di tutela dei beni comuni, il tutto al fine di costruire una comunità migliore da una parte e dare dignità alle persone fino a che non verranno inserite nel mondo del lavoro. Ad esempio aiuteranno gli operatori che forniscono assistenza domiciliare alle persone anziane, oppure faranno da supporto a chi si occupa della manutenzione del verde pubblico, oppure ancora in ambito culturale, il controllo e la cura delle biblioteche. A differenza dei lavoratori socialmente utili impiegati in passato dalle amministrazioni per supplire alle perenni carenze di personale e avere serbatoi di voti utili all’occorrenza, in questo caso i percettori del reddito non possono svolgere attività in sostituzione di personale dipendente dall’ente pubblico proponente o dall’ente gestore nel caso di esternalizzazione di servizi, né possono sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie e altri istituti, né possono essere impiegati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro. Il successo di tali iniziative dipenderà dalla lungimiranza e la serietà delle amministrazioni che possono impiegare queste persone per lavori veramente utili alla collettività, mentre se sceglieranno di boicottare perderanno solo i finanziamenti e la credibilità nei confronti della cittadinanza” conclude il Movimento 5 Stelle.
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