“In merito agli articoli e servizi pubblicati a mezzo stampa e nei quali si fa riferimento ad un sostegno regionale per il Progetto Alessandra, in seguito alla nuova legge sull’istituzione di una Banca delle Parrucche presso le aziende sanitarie, il Consiglio Direttivo tiene a precisare che il Progetto Alessandra si svolge all’interno della nostra Casa di Accoglienza, in una stanza appositamente predisposta allo scopo di ospitare, nel massimo della riservatezza, le donne in cura oncologica che si rivolgono a noi per scegliere la parrucca di cui faranno uso nel momento della caduta dei capelli”: lo scrive Alcli.
“Donne provenienti in prevalenza dal centro- sud Italia, in particolare pazienti in cura al Gemelli, a Tor Vergata, al Bambin Gesù e al S.Camillo de Lellis di Rieti. L’ALCLI insieme al marito di Alessandra, Marco Rosati, avvia il Progetto Alessandra il 22 giungo 2016 e da quel momento ha donato 420 parrucche a donne e bambine che si affidano a questo servizio gratuito e a tutti gli altri offerti sempre gratuitamente dalla nostra associazione di volontariato. Il progetto è finanziato esclusivamente da donazioni private ed iniziative di autosostentamento. Coinvolge 18 parrucchiere volontarie e diversi volontari dell’ALCLI oltre a psicologi volontari che seguono le pazienti che iniziano il delicato percorso della caduta dei capelli e dell’accettazione e della scelta della parrucca” aggiunge Alcli.
“Tutto ciò va evidenziato al fine di fornire una corretta informazione per rispetto verso gli utenti e per la trasparenza che da sempre ci contraddistingue e che ci ha consentito di guadagnarci la stima e la fiducia delle tante persone che, da oltre 30 anni ci sostengono, sia a livello di vicinanza umana e di condivisione della nostra missione, sia a livello economico attraverso le donazioni, le offerte e la partecipazione alle nostre iniziative. Riteniamo necessario dunque ribadire, dopo numerose segnalazioni e domande di molti utenti disorientati dagli annunci sulla stampa, che il Progetto Alessandra non è coinvolto in nessun modo nella nuova Legge regionale sull’istituzione della Banca delle Parrucche presso le ASL. Siamo comunque lieti di apprendere che finalmente anche la nostra Regione abbia deciso di allinearsi alle altre Regioni italiane che lo prevedono da tanti anni” conclude Alcli.
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