Un’occasione, una in più, per questo territorio, di farsi sentire: “Il PD “in conclave”, il 13 e il 14 gennaio, nel convento di San Pastore a Contigliano, ci dà modo di fare un appello affinché il Governo metta in atto azioni di sviluppo e tutela del territorio”. Questo il commento del Presidente della Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, Giuseppe Ricci.
La Riserva è già da tempo impegnata nella ricerca di strategie mirate alla riduzione delle emissioni di co2, grazie – anche – ad un progetto finalizzato a stabilire le linee guide e le azioni pratiche per la compensazione dell’inquinamento atmosferico.
L’approvazione del Decreto Clima, da poco diventato Legge, fornirà ulteriori spunti, soluzione e soprattutto fondi: “Benissimo i provvedimenti che sono andati a rafforzare gli interventi nelle aree interne del nostro Paese. Rieti, il centro d’Italia, è essa stessa un’area interna – commenta Ricci – Benissimo anche i sostegni alle loro aree commerciali ma, come Presidente di un Ente Parco, voglio sottolineare quanto sarebbe importante, per noi, avere la possibilità di partecipare attivamente allo sviluppo dei piccoli borghi che ci compongono. Sarebbe opportuno che Riserve e Parchi potessero apportate contributo ancora più sostanzioso al sostegno dei borghi”.
La Riserva si estende per circa 3600 ettari nella provincia di Rieti interessando il territorio dei comuni di Ascrea, Castel di Tora, Collalto Sabino, Collegiove, Marcetelli, Nespolo, Paganico Sabino, Rocca Sinibalda e Varco Sabino e con le amministrazioni, partecipa alla gestione del territorio protetto: “L’Ente Parco è composto da una Comunità di sindaci e dovrebbe contribuire, come parte attiva, al suo sviluppo tenendo soprattutto conto del fatto che, le comunità montane, non esistono più”.
Molto è stato già fatto, come al rete delle Ciclovie della Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia che ha messo a sistema una grandissima porzione di territorio, da Carsoli a Rieti, collegandosi a Pescorocchiano e Cittaducale. Molto c’è ancora da fare. “Si può lavorare su moltissime idee per aiutare le comunità piccole e meno piccole – dichiara Giuseppe Ricci – una potrebbe essere quella di istituire un Fondo Nazionale che consenta agli Enti Parco di acquistare le distese boschive di proprietà dei Comuni che, per fare cassa grazie al taglio della legna, le danno in vendita. Gli Enti Parco ne curerebbero il patrimonio già esistente per poi accrescerlo. O, ancora – prosegue – remunerare con un premio in denaro tutti i Comuni che decideranno di non tagliare gli alberi dei boschi sui quali insistono, salvaguardando ambiente e portafoglio”.
Grazie al nuovissimo Green New Deal, il Governo ha stanziato ben 33 miliardi e a quello europeo che il 12 dicembre ha delineato le linee strategiche che dovrebbero comportare investimenti ulteriori di 250 miliardi l’anno circa. Gli enti locali, nel periodo 2020-2034, disporranno di tre miliardi per opere di edilizia pubblica, manutenzione della rete viaria, prevenzione del rischio sismico e valorizzazione per interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. Inoltre, a partire dal 1 gennaio 2021, il Cipe si trasformerà in Cipess, Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, inserendo proprio il tema dello sviluppo sostenibile.
“Siamo il Paese con il più alto taso di biodiversità e altrettanto alti livelli di tutela di un capitale ambientale incomparabile. Siamo certi che – conclude il Presidente Ricci – ascoltare chi quotidianamente contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente, possa essere di grande aiuto per l’individuazione di azioni condivise e concrete che sappiano consegnare un futuro al nostro Pianeta”.
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