“Le recenti esternazioni di esponenti pubblici della politica e delle associazioni aventi come filo conduttore i fantomatici ‘troppi silenzi’ delle istituzioni mi fanno venire a mente i proverbi dei nonni ‘è meglio tacere che dire sciocchezze'”: lo scrive Luca Acquaroli, amministratore delegato di Enersi, società che vuole realizzare l’impianto biogas a Vazia.
“Come si può affermare di un progetto che è stato per oltre un anno al vaglio del Comune di Rieti, e che ha ottenuto un decreto di approvazione con determina favorevole anche di enti terzi sia per competenza urbanistica che sanitaria, che non se ne sia parlato. Alcuni degli enti hanno commissionato pareri a illustri cattedratici universitari prima di esprimersi favorevolmente. Alla stessa stregua è stato per un anno in Regione Lazio, nella quale sono state celebrate due riunioni nell’ambito della conferenza dei servizi a cui sono stati convocati oltre 15 enti pubblici e privati a tutela della salute pubblica e del territorio; prima ancora, ormai tre anni or sono, l’iniziativa è stata presentata ai sindaci della provincia ricevendone dalla maggior parte di essi manifestazione scritta di interesse. Beh se questi sono ‘troppi silenzi’ delle istituzioni da imprenditore non oso immaginare quando parlino cosa dovrebbe accadere. Faccio presente che progetti gemelli hanno visto la luce in meno della metà del tempo, sempre in Italia” aggiunge Acquaroli.
“L’unico silenzio su cui convengo è quello del comitato che si è invitato innumerevoli volte ad un incontro, con noi non vuol parlare. Se poi parlare significa riportate inesattezze questo proprio è inaccettabile: l’impianto sarà alimentato da Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (f.o.r.s.u.) separata all’origine e certificata, Sottoprodotti Agricoli provenienti dalla provincia e comune di Rieti, con diminuzione dei trasporti e traffico essendo un impianto di economia circolare a bilancio di C02 positivo” aggiunge Acquaroli.
“Per il resto delle fantasiose ed allarmistiche inesattezze invito gli interessati tutti a accedere agli atti e documentarsi sul progetto definito dalla comunità scientifica e dalla comunità nazionale ed europea come (BAT) migliore tecnologia disponibile e che il vero inquinamento e attentato alla salute pubblica e all’ambiente lo fanno tutti coloro che o non fanno nulla per risolvere i problemi o peggio parlano senza conoscere il problema men che meno le soluzioni” conclude Enersi.
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