La scuola statale Emilio Maraini si è trasformata, per 2 giorni, in un presepe vivente, ambientato in una Rieti di tanti anni fa. Per i piccoli alunni è stata un’occasione per scoprire antichi usi e costumi attraverso l’osservazione diretta e l’utilizzo di vecchi utensili presi in prestito a nonni e bisnonni: macinini, lampade ad olio, sgrana pannocchie, setacci, ferri da stiro, tegami di rame.
Alla presenza del Vescovo di Rieti Domenico Pompili e della dirigente dell’ Istituto Marconi-Sacchetti Mirella Galluzzi, i bambini si sono trasformati in falegnami, fornai, ricamatrici e pastori, circondati da un arredamento ricostruito a loro misura, credenze, madie, camini, forno. Poi tutti si sono radunati intorno alla Sacra Famiglia per cantare e recitare poesie, ma non prima di essere passati nel corridoio interamente rivestito di blu in cui sono stati esposti i lavori di astronomia.
“I lunghi pomeriggi passati ad allestire i lavori che i bambini hanno preparato sono stati occasioni di incontro, anche con genitori che professano religioni diverse da quella Cattolica -raccontano le maestre,- In un momento storico in cui su questi argomenti i dialoghi sono spesso accesi, la curiosità e la gioia di questi bambini hanno saputo unire pensieri diversi intorno ad un presepe”. La dirigente ha osservato tutti i cimeli rinvenuti, complimentandosi per la cura con cui tutto è stato allestito nei minimi particolari, invitando a prolungare l’esperienza per rendere partecipi anche gli altri alunni dell’istituto. Poi una piccola colazione, tornando tutti bambini seduti nelle piccole seggioline della scuola dell’infanzia.
Foto: Inf. Maraini ©