“Nel raccogliere l’invito formulatoci dalla Proloco di Ascrea ad occuparci della frana presente nella strada dell’Obito, crediamo sia opportuno fare chiarezza“. lo dichiara il presidente della Riserva Navegna Cervia, Giuseppe Ricci.
“Il tratto di strada che collega Ascrea con Marcetelli non risulta in nessun catasto e quindi non esiste alcun ente ‘proprietario’, così come tra l’altro alcuni tratti della strada che collega Castel di Tora a Vallecupola. A fronte di ciò sarebbe stato opportuno che gli enti che a suo tempo provvederono alla realizzazione di queste opere avessero altresì provveduto ad effettuare tutte le procedure previste dalle normative vigenti” aggiunge Ricci.
“Altro aspetto, non secondario, è quello relativo al fatto che la strada dell’Obito è, da diversi anni, chiusa al traffico, a seguito di specifiche ordinanze dei sindaci dei comuni di Varco e Marcetelli. Provvedimenti condivisi con la prefettura di Rieti che dal 2015 aveva affrontato la problematica durante un incontro dell’Osservatorio per la sicurezza stradale, affermando ‘l’impossibilità di rendere in qualsiasi modo transitabile la strada in questione per pubblica incolumità’. A seguito di ciò, l’Ente Riserva ha richiesto autorizzazione ai sindaci di Marcetelli e Varco per dare inizio ai lavori su specifici tratti al fine di poter rendere praticabile l’accesso ai castagneti e per rimuovere la chiusura della strada almeno fino al punto dove questa risulta essere in sicurezza. Si precisa, altresì, che se oggi la valle è visitabile è grazie ai sentieri realizzati dalla Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia, tutti classificati, numerati e percorribili in sicurezza” dice Ricci.
“Altra puntualizzazione necessaria è quella relativa alla strada provinciale 29, che interseca quella dell’obito e collega Marcetelli con i comuni di Collegiove e Collalto Sabino. Questa risulta chiusa al traffico da diversi anni e sarebbe invece opportuno prevedere un sollecito ripristino della viabilità. In ultimo, nonostante l’Ente Riserva non abbia alcun tipo di competenza sui problemi legati alla viabilità, si è sempre resa disponibile ad un confronto con gli enti preposti che possa facilitare soluzioni condivise volte a risolvere le numerose criticità della rete viaria che, del resto, limita fortemente l’accessibilità dei visitatori all’area protetta” conclude Ricci.
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