Venerdì 6 dicembre alle ore 18 presso la Libreria Mondadori Bookstore Rieti (via Roma 61, ingresso libero) si tiene un intrigante dialogo tra uno psicoanalista, una storica dell’arte e uno psicoterapeuta. Lo psicoanalista Emilio Masina è l’autore di un libro avvincente e a tratti autoironico, dal titolo molto azzeccato e significativo: La speranza che abbiamo di durare (Editore Emersioni, 2019).
Non si tratta del libro americano con i dieci consigli per essere felici e avere successo. Né di un libro complicato nella lettura, costruito su metafore, o termini tecnici spesso oscuri come quelli utilizzati nella terapia. Niente di tutto questo. E’ un romanzo scritto benissimo, con grande ritmo e precisione, che ha la grazia di farci vivere i personaggi quasi li avessimo incontrati sul pianerottolo di casa. Di questi personaggi, analista compreso, si mette a nudo l’apparenza e l’interiorità, la sofferenza e il desiderio, la mancanza e la speranza. Di durare, appunto, per sempre o quasi. Ma la speranza di durare non è solo nel fisico che naturalmente sfiorisce, con le forze affievolite, con i neuroni che diminuiscono, con le sinapsi che si atrofizzano. Noi speriamo che durino o ritornino le emozioni, il gusto del desiderio, il bisogno di pienezza nelle relazioni con gli altri. Leggendo questo libro ritroviamo noi stessi in tante situazioni, ne sorridiamo, ci sentiamo quasi alleggeriti nei nostri comportamenti che si ripetono ciclicamente.
“Un analista e la sua affollata solitudine, le vite degli altri che entrano ed escono dalla stanza ovattata del suo studio, gli amori, gli umori, le angosce. Quelle dei pazienti e anche le sue personali che alla fine, inevitabilmente, si intrecciano. Incentrato sulla storia di Lavinia, affascinante e affermata professionista che per effetto del transfert si innamora del suo analista, La speranza che abbiamo di durare, debutto in narrativa dello psicoanalista Emilio Masina, apre uno squarcio sul dietro le quinte di uno dei mestieri più intriganti e meno conosciuti, mestiere solitario e addirittura “pericoloso”, ci dice l’autore per bocca del suo personaggio, come quello del palombaro che si cala a grandi profondità, fra vorticose correnti”, scrive la critica.
Dietro la cortina del controllo, dell’equilibrio cercato e misurato, si cela il meccanismo che s’inceppa. Non ci sono dispositivi facili, a portata di mano, per far ripartire il sogno di un’esistenza serena e piena. Salgono le emozioni come una marea e però qualcosa può incrinarsi, pur se si cerca di rimandare il problema. La pressione di pensieri ruminanti, i tic, le ansie, le paure e i fastidi di ciascuno, sono tratteggiati senza enfasi o spirito macchiettistico. Ci ritroviamo in tutti i personaggi tratteggiati con cura e rispetto da Emilio Masina; e troviamo nello sfondo un affresco della nostra esistenza, sui mutamenti della società nell’epoca dei Social e delle terapie mordi e fuggi. Com’è l’esperienza della psicoanalisi negli anni dominati dalla crisi economica e identitaria di un paese in crisi? Un tempo certe professioni assicuravano prestigio sociale, erano guardate con reverente rispetto, promettevano agiatezza. Nel linguaggio corrente, ogni approccio clinico basato sull’ascolto, ogni offerta di aiuto tramite la parola, viene definito sbrigativamente “psicoanalisi” e si fa molta confusione. Oppure si disprezza questa disciplina, svalutando il medico che la pratica come uno “strizzacervelli”. Nel libro di Masina invece riaffiora l’umanità di tutti, in un approccio che apre anche alla libertà dai dogmi a partire da quelli istituzionali. Le aspettative magiche dei pazienti, la concorrenza di trattamenti meno impegnativi e di nuovi farmaci stanno mettendo in pericolo questa straordinaria forma di cura.
Animeranno l’incontro con l’Autore la storica dell’arte Ines Millesimi e lo psicoterapeuta Massimo Grandi. Interverrà la voce recitante del giovane Valerio D’Angeli. (di Ines Millesimi)
Foto: Millesimi ©